Dall’incontro fra Sam Shackleton, produttore ed esponente di rilievo della scena dubstep, e Ben Chasny, chitarrista statunitense titolare del progetto Six Organs Of Admittance, prendono forma le sette tracce inserite in questo album collaborativo nuovo di zecca intitolato “Jinxed By Being”. Un lavoro oscuro e affascinante, estremamente complesso e faticoso, che attrae più nella sua intrigante forma che nella pura sostanza.

Credit: Bandcamp

I due artisti, seppur in contesti assai diversi tra loro, sanno come dar vita a sonorità non solo originali, ma soprattutto sperimentali. Chasney, con la sua chitarra evocativa e gli elementi elettronici, fonde freak folk e noise art, mentre Shackleton riesce a spaziare tra i generi più disparati, a suo agio tanto con la techno quanto con la musica classica più moderna e fuori di testa.

Premi play e hai l’impressione di star ascoltando la colonna sonora per la fine del mondo. Brani lunghissimi, allucinati, dai toni mistici e orientaleggianti, che si sviluppano liberamente seguendo le evoluzioni  della chitarra inquieta di Ben Chasney e del programming di Shackleton. Fin dal pezzo di apertura, “The Voice And The Pulse”, si percepisce un senso di imminente rovina. Si parte con un semplice motivo, o un loop che si ripete all’infinito, per poi perdersi in un mare che bolle di suoni cupi e asfissianti.

In “Stages Of Capitulation” chitarra e basso si intrecciano con tamburi tribali che sfociano nel caos. Pezzi come “The Sign Of The Dove” e “Open Your Heart” presentano forme più tradizionali ma, nel complesso, “Jinxed By Being” è un album che ha ben poco di “normale”. Un’opera ammaliante ma spesso noiosa, intrisa di un’angoscia cosmica che ne accentua la natura psichedelica e trascendentale.

Ascoltare questo disco è come attraversare un velo intangibile che divide il nostro mondo da un luogo  misterioso e alieno; una terra inesplorata dove la luce è perennemente soffusa e l’aria è appesantita da incenso che, invece di sprigionare profumo, libera suoni elettronici che sembrano provenire da epoche lontane. Un po’ troppo cupo e oscuro ma, come già scritto, così originale e affascinante da meritare più di un ascolto.