Nina Cates (voce chitarra a volte basso) e Zack James (batteria e basso a volte chitarra) hanno cominciato a scrivere musica insieme nel 2017 ma i nove brani di “Wild Guess” conservano l’urgenza e la freschezza delle prime volte, con un sound vivace, a tratti caotico, tra post punk e garage già sperimentato negli EP “Guy Ferrari” e “Caldera”.

Un disco registrato nella natia Burlington (Vermont) con i co produttori Benny Yurco e Urian Hackney, il chitarrista Will Krulak e il bassista Carney Hemler a completare una formazione solida e compatta. Glorioso rumore e tensione costante ingentiliti dalla voce della Cates che in “Seven Houses” aggiunge vibrazioni dream pop riprese in “Sea Or War”. 

Un album che sa essere giocoso e sbarazzino (“Mouth” o “Backup Plan” e “Dial Tone”) ma anche sperimentale nei sei minuti di “Machine Wall” che testimoniano il gran lavoro fatto da una band che è solo all’inizio della sua evoluzione musicale.

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