Cala il sipario con quest’album e un  tour d’addio sulla storia degli X, seminale band punk dalle forti influenze country e rockabilly nata in California nel 1977. Una lunga carriera quella di Exene Cervenka (voce) John Doe (basso e voce) Billy Zoom (chitarra)  D.J. Bonebrake (batteria) che tra dischi, pause e reunion è andata avanti per oltre quarant’anni.

Credit: Kevin Estrada

“Smoke & Fiction” li ripercorre tutti con le voci di Cervenka e Doe che si alternano, si completano, trovano armonie e dissonanze fin dai singoli “Big Black X” collage sonoro di immagini che tornano prepotentemente alla Los Angeles di fine anni settanta e “Ruby Church”. Sfrenati e incontenibili  sempre con una gran voglia di combinare guai in una “Sweet Til The Bitter End” dall’indole garage come “Flipside” del resto.

Riflessiva e grintosa è invece “The Way It Is” che affronta tutto sommato serenamente il tempo che passa e l’amore che finisce, ma gli X rimangono i ribelli sonici della title track vivace e arrabbiata e di “Struggle” veloce e potente.  “Winding Up the Time” dal sound altrettanto sporco e scattante non avrebbe sfigurato in “More Fun In The New World” segno evidente di una band decisamente in forma.

Non devono dimostrare più nulla gli X e si congedano con un disco solido,  degno successore di “Alphabetland”, ben prodotto e suonato con un’incredibile voglia di vivere, divertirsi e pungere ancora con quell’impertinenza che è propria a questi veterani mai domi.  Cervenka e Doe ricordano sorridendo la loro passata love story in “Face in the Moon”, la batteria aggressiva di “Baby & All” chiude ventotto minuti pieni di energia che celebrano il percorso non facile di una band troppo a lungo sottovalutata.