C’è lo zampino di Mac McCaughan, fondatore della Merge Records, dietro l’inedita collaborazione tra Mackenzie Scott (TORRES) ed Eric D. Johnson dei Fruit Bats. Sua infatti l’idea di proporre a due artisti autori di interessantissimi album di recente (“A River Running to Your Heart” dei Fruit Bats e “What an enormous room” di TORRES) di creare musica insieme.
Complice fatale la tecnologia, Johnson e Scott hanno deciso e stabilito ogni dettaglio via FaceTime registrando autonomamente le proprie parti per poi amalgamare tutto in studio, processo non certo inedito ma non immune da rischi. Minuzioso, paragonato all’ assemblare un puzzle da una costa all’altra degli Stati Uniti via etere, ha dichiarato un Eric D. stupefatto e piuttosto contento del risultato.
Reazione giustificata visto che i mondi musicali di due tra gli artisti più creativi e multiformi degli ultimi quindici anni trovano modo di convivere tra melodie malinconiche ed elettronica fin dalle prime rarefatte e ritmate note della title track che introduce un sound mai fine a se stesso e sempre in evoluzione nel minimalismo di “Still Want More” con tastiere e drum machine.
“The Fox” è il brano in cui le voci di Scott e Johnson s’incontrano creando atmosfere raffinate, “Married for Love” ricorda l’eleganza dei Japan, convincente anche “In the Old Style” più tagliente nell’uso dei sintetizzatori senza perdere il gusto per le armonie che tornano anche nella conclusiva “Pink Zone” . Indietronica d’autore per un esperimento affascinante e a suo modo coraggioso che sottolinea l’importanza di mettersi in gioco sperimentando in libertà.