Sono passati appena due anni e mezzo dall’uscita dell’omonimo quarto LP delle La Luz e ora la band di Seattle, ma di stanza in California è tornata con questo suo nuovo lavoro sulla lunga distanza, pubblicato a maggio e loro debutto per la Sub Pop dopo anni sotto la sub-label Hardly Art.

Credit: Wyndham Garrett

Nel frattempo la frontwoman Shana Cleveland, diventata da poco mamma, ha dovuto combattere contro un tumore al seno, per fortuna sconfitto, e lo scorso anno ha realizzato anche il suo terzo ottimo album solista, “Manzanita“.

Ma ci sono anche altre novità perché la formazione statunitense ha perso due componenti, la tastierista Alice Sandahl e la bassista Lena Simon, sostituite rispettivamente da Maryam Qudus e da Lee Johnson.

Il principale singolo “Strange World” ci introduce in questo album con la freschezza di toni psichedelici, ma il mix dei suoi ingredienti si fa davvero interessante, perché la sua atmosfera cupa, le chitarre, i synth e le sempre ottime e nostalgiche armonie lo rendono assolutamente prezioso.

Pur triste e dolorosa, “Poppies” si sposta su territori dreamy, regalando comunque un velo di speranza e di luce, mentre “Always In Love”, rimandendo sui binari della psichedelia, preferisce usare toni acustici e tranquilli.

Synth, percussioni e belle linee di basso, invece, descrivono “Blue Moth Cloud Shadow” che, sebbene in certi momenti sembri volerci lanciare nello spazio infinito, trova un momento di puro relax e di sensibilità.

La title-track “News Of The Universe” inizia con riff pesanti per diventare in seguito più delicata e poppy, mentre è poi il suono di un organo a rendere la parte finale del brano più sinistra, aggiungendo un profumo cinematografico.

Un lavoro interessante questo quinto album delle La Luz che, nonostante i numerosi cambi di line-up, le vede ancora una volta in crescita.