Mai lineare o scontato il percorso musicale di Zack Schwartz, Corey Wichlin e  Rivka Ravede che album dopo album hanno costruito il proprio mondo sonoro fatto di campionamenti sperimentazione e irriverenza. “You’ll Have To Lose Something” è più essenziale nei testi e nell’uso degli strumenti rispetto al passato.

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Ricco di sovrapposizioni sonore, sintetizzatori e chitarre che si alternano creando melodie oblique e feroci come in “THE DISRUPTION” inizio sognante ed esplosivo, che lascia presto spazio all’alt- rock di “STRANGER ALIVE” che unisce ruvidità noise e sprazzi di melodia pura, ben più oscura è “THE CUT DEPICTS THE CUT” con tastiere spettrali e chitarre ritmate.

“LET THE VIRGIN DRIVE” è la vera sorpresa di “You’ll Have To Lose Something” una canzone di matrice pop con innesti orchestrali e un’anima dark evidente nel testo e in alcune parti dell’arrangiamento. Qualsiasi stile gli Spirit Of The Beehive decidano di usare viene filtrato dalla loro prospettiva , come avviene agli elementi jazz e elettro pop in “SORRY PORE INJECTOR”.

Elettronica protagonista in “FOUND A BODY”, “SUN SWEPT THE EVENING RED”,  “SOMETHING’S ENDING” e “EARTH KIT” tra tastiere e batteria, sound scarno e minimale. Il passaggio da brani come questi al ritmo ordinato e alt – pop di “I’VE BEEN EVIL” è la chiave per capire Zack Schwartz, Corey Wichlin e  Rivka Ravede.

Una band che quando vuole e lo ritiene necessario sa abbandonarsi a piccole cavalcate tutte armonia come “1/500″ e poi passare a una “DUPLICATE SPOTTED” ben più movimentata.  Nessun tiro mancino avevano promesso gli Spirit Of The Beehive ma in realtà “You’ll Have To Lose Something” ne regala diversi,  che rendono l’ascolto avventuroso e imprevedibile.