I Lifter sono nati a Bristol nel 2021 e hanno più volte cambiato la loro line-up.
Finalmente il prossimo 25 ottobre pubblicheranno il loro debutto full-length, “Clasping Hands With The Moribund”.
Il cantante e chitarrista Harry Fanshawe spiega:
L’album racchiude 18 mesi di tour, cambi di formazione, esperimenti con vari musicisti e dedizione. Amorevolmente autoprodotto, come quasi tutto ciò che abbiamo pubblicato prima, è stato registrato nel mio studio in giardino, nell’appartamento di Miles o in (molti) altri luoghi, tra cui la chiesa di St Dunstan a South Bristol. Abbiamo anche fatto registrare molti musicisti a distanza, come il violino di Reuben Brunt a Londra e tutte le parti di chitarra di Chris Hicks, che ha registrato dal suo appartamento di Bristol.
La nostra formazione ha assunto molte forme diverse durante la registrazione dell’album, a volte come una band completa con chitarre spinte, un trio acustico spoglio, con archi, e a volte con tutte queste cose. Il titolo sintetizza bene l’intera impresa: sfruttare al meglio i cambiamenti dei membri e considerare come vantaggi quelli che potrebbero essere considerati ostacoli. “Clasping Hands with the Moribund” significa accettare il destino che ti viene assegnato da tutte le cose che non puoi controllare o cambiare, e trarne il massimo vantaggi.
Ad anticipare la release ecco il nuovo singolo “I Have Done My Waiting”, che potete ascoltare qui sotto.
Harry dice del brano:
Quando ho scritto “Waiting” mi trovavo alla fine di un’epoca della mia vita, e pensavo a come le cose sarebbero state diverse ora, e se ci saremmo guardati indietro pensando di non aver sfruttato al meglio quello che avevamo quando lo avevamo.
La canzone è nata musicalmente in modo abbastanza rapido, ma una volta completata la struttura del brano, abbiamo fatto degli aggiustamenti e l’abbiamo suonata con diversi musicisti. Il risultato è l’inclusione di due diversi batteristi, un violinista, un violoncellista, un suonatore di cornetta, un pianoforte Rhodes, una chitarra slide, tra gli altri.
Il pezzo, dai toni folk, gode di splendide chitarre intricate, ma allo stesso tempo leggere che ricordano certi lavori di Ryley Walker con quella sua eleganza jazzy, accompagnata dalla bellezza degli archi, da alcune armonie e ovviamente da una voce calda e confortante: tanta qualità e classe!