Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

DAVID GILMOUR – “Luck And Strange”
[Sony]
psychedelic, alternative-rock

“Luck and Strange” è stato registrato nell’arco di cinque mesi a Brighton e Londra ed è il primo album inedito di Gilmour dopo nove anni. Il disco è stato prodotto da David e Charlie Andrew, produttore britannico che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Marika Hackman o degli ALT-J.

MERCURY REV – “Born Horses”
[Bella Union]
dream-pop, psychedelic

La nuova raccolta dell’iconica band è una scintillante ricerca psych-jazz-folk-baroque-ambient che mette in risalto la sofisticata strumentazione del gruppo, offrendo al contempo una nuova prospettiva poetica.

THE THE – “Ensoulment”
[Cinéola/EarMusic]
alternative

Racchiudendo temi caratteristici che vanno dall’amore al sesso, dalla guerra alla politica, dalla vita alla morte, ovvero tutto ciò che è l’esperienza umana nel ventunesimo secolo, il primo album di nuove canzoni in 25 anni della band inglese, è stato scritto e mixato allo Studio Cinéola di Londra, la base della principale forza creativa dei THE THE, Matt Johnson. Le canzoni sono state ulteriormente perfezionate durante le prove prima di una sessione di sei giorni ai Real World Studios vicino a Bath, dove Matt si è unito ai membri di lunga data dei THE THE James Eller (basso), DC Collard (tastiere), Earl Harvin (batteria) e Barrie Cadogan (chitarra solista). L’album segna anche il ritorno del co-produttore e ingegnere Warne Livesey, che in precedenza aveva lavorato agli album “Infected” (1986) e “Mind Bomb” (1989).

MJ LENDERMAN – “Manning Fireworks”
[Anti-]
alternative-rock

“Manning Fireworks” è il quinto album in studio da solista del chitarrista Wednesday, dopo il suo disco d’esordio del 2022 “Boat Songs” e l’ LP live dello scorso anno “And The Wind (Live and Loose!)” e, aggiungiamo, la recente collaborazione con Waxahatchee per il singolo “Right Back To It” del 2024.

TORO Y MOI – “Hole Erth”
[Dead Oceans]
dream-pop, elettronica

Chaz Bear (Toro Y Moi) ha registrato “questo “Hole Erth”, titolo che omaggia il magazine di controcultura “Whole Earth Catalog” operativo da fine anni ’60 a fine anni ’90, tra il 2023 e il 2024 lavorando insieme a Ben Gibbard dei Death Cab for Cutie e the Postal Service, Kevin Abstract fondatore dei Brockhampton, Glaive, Don Toliver, Porches.

FAT DOG – “Woof.”
[Domino]
alternative

Album d’esordio per una delle band rivelazione dell’ultimo Glastonbury che descrive così la propria musica:

Noi siamo l’opposto di una musica cerebrale. Non ci piace la musica sterilizzata.

L’album include i brani già conosciuti, ovvero “All the Same” e “King of Slugs”, mentre “Running”, un assaggio di trance scapestrata e contorta, è il nuovo assaggio.

SUUNS – “The Breaks”
[Joyful Noise Recordings]
alternative-rock

Nel loro nuovo disco i SUUNS si trovano persi in un limbo. Per alcuni artisti, il fatto di trovarsi in un flusso può risultare in canzoni ingenue, fuori dal mondo o in entrambe le cose, semplicemente come conseguenza del fatto di essere tagliati fuori dalla civiltà umana. Ma per i SUUNS, una band che si è trovata più che a suo agio nell’obliquo e nell’intermedio, ha avuto l’effetto opposto. “The Break”s segna la raccolta di musica più emotivamente risonante e tonalmente ricca del gruppo rock sperimentale di Montreal.

GOD IS AN ASTRONAUT – “Embers”
[Napalm Records]
post-rock

“Embers”, che arriva a distanza di nemmeno due anni dal loro decimo LP, “Somnia”, rappresenta la produzione più ampia e grandiosa della band fino ad oggi. Dalla prima nota fino alla persistente risonanza del finale, “Embers” afferma con calma ma con sicurezza la loro padronanza del loro mestiere.

PEEL DREAM MAGAZINE – “Rose Main Reading Room”
[Topshelf]
alternative-rock

Si tratta del loro primo disco per l’etichetta dopo tre album per la Slumberland. Il leader della band Joseph Stevens ha co-prodotto l’album con Ian Gibbs (Vinyl Williams, Winter). Negli album precedenti Stevens ha subito l’influenza dello shoegaze degli anni ’90, degli Stereolab e dei The High Llamas, e tutto ciò si può sentire ancora ben presente nel primo singolo “Lie in the Gutter”.

MOLCHAT DOMA – “Belaya Polosa”
[Sacred Bones]
post-punk

La band di Minsk, che torna oggi con il nuovo disco, nel corso degli anni si è guadagnata un seguito enorme grazie ad uno stile unico e inconfondibile, volutamente lo-fi, brutalista, freddo e post-punk, come non si sentiva da anni.

HINDS – “Viva Hinds”
[Lucky Number]
indie-pop, garage-rock

Le Hinds si apprestano a pubblicare il loro primo album dopo “The Prettiest Curse” del 2020. Il 6 settembre la band infatti pubblicherà il nuovo album, “Viva Hinds“, registrato in Francia. L’album include il singolo “Coffee” e una canzone con il frontman dei Fontaines D.C., Grian Chatten, intitolata “Stranger”. “Viva Hinds” è il primo album delle Hinds senza la bassista Ade Martín e la batterista Amber Grimbergen che hanno lasciato la band nel 2022.

THREE QUARTER SKIES – “Fade In”
[Sonic Cathredal]
dream-pop

I Three Quarter Skies – la nuova band formata da Simon Scott degli Slowdive – pubblicano il loro album di debutto “Fade In” registrato da Simon e mixato con l’aiuto dell’inafferrabile Dave Pearce, mainman dei Flying Saucer Attack. Il disco include i singoli “Crows” e “Leave A Light On”, una cover di Nick Drake (“Horn”) e nuove versioni di “Holy Water” e “Pieces Of Roslin”, originariamente pubblicate sull’EP “Universal Flames” dello scorso anno.

BOSTON MANOR – “Sundiver”
[SharpTone Records]
alternative-rock

Questo disco celebra nuovi inizi, seconde possibilità e rinascita. Con due membri che hanno recentemente intrapreso la strada della paternità, la speranza è presente in ogni nota. Come ogni cosa che valga la pena di fare, però, questa speranza è stata conquistata con fatica. In “Sundiver”, il cambiamento non avviene semplicemente, ma è voluto, forgiato nella fiamma del dolore e piegato in forma con un colpo di martello di positività. Lavorando con il produttore di lunga data Larry Hibbitt e con l’ingegnere Alex O’Donovan, la band ha spostato le registrazioni da Londra ai pascoli più tranquilli delle contee di casa. In “Sundiver” c’è una ricerca di luminosità che sembra un’inversione di tendenza rispetto all’oscurità di “Datura” (2022).

MAX RICHTER – “In a Landscape”
[Decca]
elettronica

Nel suo nono album in studio Max Richter unisce l’elettronica e l’acustica, il mondo dell’uomo e quello della natura, le grandi domande della vita e i tranquilli piaceri quotidiani ispirandosi al concetto di “riconciliazione delle polarità”.

ISIK KURAL – “Moon in Gemini”
[Rvng Intl.]
field recording, strumentale

Tra delicati accordi di chitarra, pianoforte e field recording di suoni naturali, il nuovo disco del compositore turco di stanza a Miami.

MASAYOSHI FUJITA – “Migratory”
[Erased Tapes]
elettronica

Il vibrafonista e suonatore di marimba giapponese Masayoshi Fujita torna con un nuovo album le sue esplorazioni sonore nell’ignoto continuano. Il disco vede la partecipazione di Moor Mother e Hatis Noit.

NALA SINEPHRO – “Endlessness”
[Warp]
elettronica, strumentale

Dopo l’acclamato lavoro del 2021 torna su Warp con questo “Endlessness” la compositrice e arpista belga, di base a Londra.

THE DARE – “What’s Wrong With New York?”
[Republic Records]
elettronica

Già si parla di revivalista dell’electroclash: sound sfacciato e testi festaioli. Il buon The Dare, che sfoggia sempre un elegante abito di Gucci e occhiali da sole Celine, esordisce con un disco da party, edonistico e disinibito.

FRED AGAIN.. – “Ten Days”
[autoproduzione]
elettronica

L’artista ha descritto l’album come capace di dar vita a “piccoli e tranquilli momenti intimi“. In questo spirito, l’album è pieno di collaborazioni, da Sampha e Skrillex a Joy Anonymous ed Emmylou Harris. Un album profondamente personale di 10 tracce che cattura momenti significativi della sua vita nell’ultimo anno. Ogni brano si ispira a un giorno specifico, mescolando techno ambientale, voci delicate e melodie euforiche. Conosciuto per aver trasformato esperienze intime in paesaggi sonori universali, l’ultima uscita di Fred invita gli ascoltatori a rallentare e a connettersi con i momenti più tranquilli della vita.

BLEACHERS – “A Stranger Desired”
[Dirty Hit]
pop

I Bleachers riprendono in mano il loro primo album, scegliendo la via più dolce e misurata, fatta praticamente di chitarre acustiche ed arrangiamenti minimali.

MIDWIFE – “No Depression In Heaven”
[The Flenser]
Slowcore


“No Depression In Heaven” quarto album in studio di Midwife, è stato scritto principalmente nel retro dei furgoni durante un tour senza fine, nel corso degli ultimi anni. Il disco esplora temi di sentimentalismo, l’interazione tra sogni, memoria e fantasia, e un argomento familiare visto in tutto il lavoro di Midwife: il dolore. Madeline Johnston dà uno sguardo al tenero e al trascendente che si trova sotto un duro esterno di pelle e borchie.

THE HEAVY HEAVY – “One Of A Kind”
[ATO Records]
retro-rock


Un suono retrò con venature anni ’60 per il gruppo di Brighton. Paragoni con gruppi degli anni ’60 come Jefferson Airplane e The Band e un album di debutto,”One Of A Kind”, che deve dimostrare di meritarsi questi importanti accostamenti.