Glenn Donaldson. Un altro disco.

Si. Un altro disco. E, che ci crediate o meno, è ancora una volta uno di quei lavori che non puoi fare a meno di mettere in loop, perché non c’è un pezzo brutto. Che poi come faccia il buon Glenn io non lo so. Sforna dischi come un panettiere potrebbe sfornare il pane ogni mattina, ma la qualità è sempre lì, alta, svettante, sotto i nostri occhi e nelle nostre orecchie. Caro Glenn, tu hai un talento e ti ringraziamo anche questa volta per metterlo a nostra disposizione.

Credit: Bandcamp

Gli ingredienti sono i soliti dai, non cercate qui cambi di rotta o novità sostanziali: quello che voglio da Glenn sono quelle melodie che saltano fuori da queste chitarre fortemente riverberate, con il suono che che riempie e satura lo spazio sonoro, la malinconia ma anche il brio indie-rock che sa piazzare al momento giusto, i mid-tempo circolari che ci catturano con l’irresistibile gusto lo-fi, quella voce inconfondibile. Si, proprio tutte le cose che già ben conosciamo nel progetto The Reds, Pinks & Purples ma che non ci stancano mai, perché coincidono con ottimi brani.

E allora ecco la doppietta iniziale “Parks Satues” e title track che ci mostra un Glenn in palla e carico come una molla, con un sound che potremmo quasi definire power-pop nel primo brano, tanto è potente, sempre alla sua maniera, ovviamente. La title track ha queste chitarre che sembrano planare intorno a noi, creando un magico effetto. Ma cosa vogliamo dire di “My Toxic Friend”, altrettanto carica, rumorosa e melodica. Poi ecco il marchio di fabbrica della ditta con “Subculture Dreams”, brano agrodolce e con queste parole ripetute che ti ritrovi inevitabilmente nella testa e il lato malinconico che viene esaltato nell’acustica, bellissima, “Don’t Dream Alone” e in “I Must Have Sold my Soul”, altro taglio classico della ditta, con lo struggimento che si fa tangibile.

Probabilmente mentro sto scrivendo questo articolo Glenn è già li che sta preparando un nuovo lavoro e a noi non resta che tenerci pronti: delle belle canzoni non ci si stanca mai.