Ed ecco che proprio quando su una produzione originale cinematografica di Netflix non ci scommeteresti manco un soldo bucato, il colosso streaming americano se ne esce con quello che probabilmente rimarrà l’action del 2024. Ancora più una notizia il fatto che non si tratti di un action caciarone e ad alto tasso di stunt, bensì di una pellicola essenziale, a tratti disperati e a tratti nichilista, gestita dal regista per sottrazione, con un controllo quasi “manniano” del genere.
Da non trascurare anche i tetri risvolti sociali e il ritratto durissimo che la sceneggiatura fa delle istituzioni americane, corrotte e perniciosamente persucutorie verso chi vi si ribella.
Un ex marine esperto di jujutsu viene derubato dei soldi racimolati per pagare la cauzione del cugino da un gruppo di poliziotti corrotti che, si scoprirà, compiono la pratica abitudinariamente con la complicità del tribunale locale. Quando una funzionaria locale toccata dalla storia del marine ficcherà il naso nella faccenda, per i due comincerà un vero e proprio incubo.
Due contro tutti e con la polizia che sembra essere sembre un passo avanti rispetto ai due protagonisti in un action dalle forti sfumature drammatiche che piuttosto che mozzare il fiato punta direttamente a soffocare.
Centellinate ma gestite benissimo le scene di sparatorie e quelle dei brutali corpo a corpo. Sensazionale Don Johnson nel ruolo del capo della stazione di polizia corrotta, ma la palma del redneck più odioso va all’infamissimo Emory Cohen.