La voce mistica e profonda di Grant Lee-Phillips, che ora ricorda un cantore d’altri tempi e poi diventa il rombo di una Mustang. L’urgenza creativa dei testi. Il fascino, i paradossi e le inquietudini della provincia americana. Un legame profondo con le radici del folk statunitense e l’uso di strumenti tradizionali come il mandolino, l’organo o l’armonica. Tutto questo fa dei Grant Lee Buffalo la classica band con le carte in regola per arrivare in cima alle classifiche di vendita e allo stesso tempo essere acclamati dalla critica. Il disco “Mighty Joe Moon”, trascinato dal singolo “Mockingbirds”, riscuote un discreto successo e il gruppo sembra ormai a un passo dalla consacrazione commerciale. E invece il successo non arriva. La classe, però, quella rimane. Pathos, misticismo e fervore non sono parole vuote ma riempiono la musica dei Grant Lee Buffalo. 

“Mighty Joe Moon” si distingue per la sua atmosfera evocativa e cinematografica. Grant-Lee Phillips, con la sua voce potente e malinconica, ci regala emozioni e ci fa riflettere con i suoi racconti di vite ai margini. I testi, sempre poetici, parlano di alienazione e disillusione.

Il brano d’apertura “Lone Star Song”, così come “Sing Along”, è la specialità della casa. Ballata elettrica e voce che evoca foglie al vento e strade perdute d’America. Abbiamo subito la grazia psichedelica di “Mockinbirds”, dolce e incantevole ballata che diventerà il maggiore successo dei Grant Lee Buffalo. “It’s Life” è qualcosa che ricorda Tim Hardin e l’America rurale e poetica. Dopo arriva l’acustica e romantica title-track, dove la voce di Grant Lee-Phillips dipinge piccole stelle nel cielo. “Demon Called Deception” è una sofferta cavalcata tra ululati di chitarra, scosse di terremoto e la solita voce superba a declamare un sermone rock. “Lady Godiva and Me” nella prima parte appare aggraziata e bucolica come la title-track, nella seconda regala scariche di adrenalina per poi tornare a navigare in un mare placido. È poi il turno del country rock di “Drag”, per arrivare alla splendida “Happiness”, un moderno adagio con Grant Lee-Philips dolce e profondo. Per concludere abbiamo i sei minuti dell’ambiziosa cavalcata elettrica di “Side by Side” e infine “Rock of Ages”, ballata fatta apposta per la voce di Grant Lee-Philips che ci delizia con il suo canto evocativo, fatto di riverberi che si perdono nell’etere.

“Mighty Joe Moon” è un viaggio sonoro intenso ed emozionante, un disco che resiste al tempo grazie alla forza espressiva delle sue canzoni. È un album che parla direttamente all’anima.

Data di pubblicazione: 20 settembre 1994
Tracce: 13
Durata: 46:25
Etichetta: Slash Records
Produttore: Paul Kimble

Tracklist:

1. Lone Star Song
2. Mockingbirds
3. It’s the Life
4. Sing Alone
5. Mighty Joe Moon
6. Demon Called Deception
7. Lady Godiva and Me
8. Drag
9. Last Days of Tecumsen
10. Happiness
11. Honey Don’t Think
12. Side by Side
13. Rock of Ages