Molta grazia nel nuovo EP di Angie McMahon che dopo “Light, Dark, Light Again” continua a esplorare il confine tra luce e buio riuscendo sempre a coinvolgere con quel mix di indie, pop e folk che perfeziona uscita discografica dopo uscita discografica.

Credit: Young Ha Kim

Succede anche in ” Light Sides” cinque brani sofferti e delicati scritti in contemporanea all’ultimo album. Le melodie carezzevoli di “Beginner” con la voce che sfiora quasi le parole e le chitarre di “Just Like North” colpiscono per urgenza, intensità e passione.

“Untangling” è stata la canzone più complicata da completare, registrata insieme allo storico collaboratore Alex O’ Gorman e alla band che accompagna Angie nei live (Lachlan O’Kane alla batteria, Jes Ellwood alla chitarra e Stella Farman alle tastiere) diventa uno dei momenti più catartici e personali dell’intero EP.

Un viaggio che continua con i chiaroscuri dell’agrodolce “Interstate” prima della fragile, dolorosa “Take Up Space” una ballata molto elegante. Diciannove minuti di profonda sensibilità per l’artista australiana, sempre più matura e in grado di emozionare con la sua musica.