Il primo disco del terzetto di Dublino Bedrooms ci colpisce e ci conquista con l’arma della semplicità e della dolcezza. Magistralmente in bilico tra folk e slowcore la band lavora perfettamente sul focalizzarsi su pochi ma chiari elementi: le chitarre acustiche, il suono pulito e morbido, le voci avvolgenti e le melodie, sempre belle e presdenti, capaci di entrare immediatamente sottopelle.
Ne risulta così un disco affascinante, autunnale nella forma, se vogliamo, ma con una calore estivo nel suo cuore, nella sua anima che sprigiona emozioni e sensazioni di benessere che pervadono l’ascoltatore fin dal primo ascolto.
Non inventano nulla i Bedrooms, ma quello che fanno è degno di nota. Dagli arrangiamenti sobri, a qualche viola che fa capolino, passando pure per qualche chitarra che accentua anche un lato appena più elettrico e corposo (sopratutto quando c’è bisogno di evidenziare alcuni passaggi strumentali), che non risulta affatto fuori posto anche in un disco dai toni così volutamente pacati.
Bravi, bravissimi questi Bedrooms e, per chi vi scrive, realmente una delle sorprese di questo 2024.
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