Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

GOAT – “Goat”
[Rocket Recordings]
afrobeat, psichedelia

Questo nuovo disco omonimo del misterioso collettivo svedese, a quanto ci fanno sapere le note stampa, dimostra ancora una volta che trascendenza e metamorfosi sono le loro parole d’ordine. Ci sono le dimensioni festaiole in cui siamo stati introdotti per la prima volta ben oltre un decennio fa, ma non mancano colpi di scena e curiosità. Abbiamo uno spirito edonistico guidato da un funk incisivo e posseduto da una spietata chitarra fuzz/wah, ma anche groove sporco e spavaldo, così come una beata meditazione alla deriva infusa di free jazz e sfumature sciamaniche. Emergerà anche l’amore della band per l’hip hop.

CHARLI XCX – “Brat and It’s Completely Different but Also Still Brat”
[Atlantic]
pop

Charli XCX ‘ripensa’ il suo ultimo disco in studio “Brat” affidando i remix dei brani alla classica carrellata di amici e colleghi noti: Ariana Grande, Bon Iver, BB Trickz, the Japanese House, Tinashe, Julian Casablancas , the 1975, Bladee, Caroline Polachek, Jon Hopkins e Shygirl.

THE LINDA LINDAS – “No Obligation”
[Epitaph]
indie-rock

A due anni e mezzo dal precedente “Growing Up” ecco il secondo disco del giovane gruppo al femminile proveniente da LA. Registrato a Los Angeles, “No Obligation” è stato prodotto e mixato da Carlos De La Garza (Paramore, M83, Wolf Alice).

LA FEMME – “Rock Machine”
[Disque Pointu]
synth-pop

La band creata da Marlon Magnée e Sacha Got torna con “Rock Machine”, il primo album scritto interamente in inglese. Composto negli anni durante le varie tournée in giro per il mondo, questo nuovo LP è stato fortemente ispirato da una una serie di date negli Stati Uniti. Con “Rock Machine”, La Femme continua a sviluppare un universo multidimensionale e fuori moda con un suono e un’estetica propri, tornando al primo amore per la new-wave: il disco è un omaggio al rock, alla sua efficacia e all’a-temporalità.

TUCKER ZIMMERMAN – “Dance of Love”
[4AD]
folk, songwriting

La 4AD accoglie nel suo roster il cantautore americano di origine belga Tucker Zimmerman. Il suo debutto su etichetta e undicesimo disco in studio della sua carriera, intitolato “Dance Of Love“ si avvale della collaborazione dei compagni di etichetta Big Thief (che hanno prodotto e suonato nell’album) che spiegano: È stato un onore estremo fare un disco con uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi.

HARMONY – “Gossip”
[Harmony’s Fantasy Corp]
indie-rock

Debut album per Harmony Tividad che torna a due anni di distanza dalla fine delle Girlpool. La statunitense parla dei temi del suo primo LP:

“Gossip” è un’esplorazione dei diversi aspetti della virtù. Volevo giocare con il concetto di bontà. Si osservano così tante persone interessanti che vivono in questo mondo ed è facile giudicarle. Alcune delle persone che ho caratterizzato le conosco intimamente, altre da lontano. Alcuni tratti vivono dentro di me e li ho fatti esplodere. Volevo esplorare la vergogna, le parti di me che ritengo brutte, fare luce e offrire compassione. Ho avuto a che fare con la scrupolosità morale per gran parte della mia vita e ho capito che la definizione di bontà è così diversa per ogni persona.

GUT HEALTH – “Stiletto”
[AWAL REecordings]
dance-punk

I Gut Health sono un ensemble dance-punk ipnotico di sei elementi provenienti da Naarm / Melbourne. “Stiletto” è il loro album di debutto; una coinvolgente incursione di dieci tracce in paesaggi sonori che inducono al dancefloor e in un’abilità incisiva, con canzoni che oscillano fra contagiosi numeri up-tempo, beatitudine ipnotica e rumore caotico che tende precariamente al collasso.

TALK IS CHEAP – “Talk Is Cheap!”
[Ciqala Records]
indie-pop

Morbidi a tratti, scarni ma non troppo, sempre magnificamente pop. I pugliesi Talk Is Chep non disdegnano mai la melodia, ma attenzione, sanno essere anche incalzanti e quasi post-punk ma a modo loro, salvo poi muoversi alla perfezione anche in un mondo pop-rock che più avvolgente non si può. Molto intriganti.

FIELD MUSIC – “Limits Of Language”
[Memphis Industries]
alternative, rock

I fratelli Brewis sul nuovo disco che potrebbe segnare una nuova direzione per il suono dei Field Music:

Siamo giunti alla conclusione che avremmo dovuto iniziare a produrre, perseguendo qualsiasi cosa ci entusiasmasse di più in quel momento. E se quella musica sentiva di dover far parte di un disco dei Field Music, allora l’avremmo seguita. Altrimenti avremmo fatto altro.

Per questo motivo, durante la registrazione dell’album sono stati adottati nuovi suoni e nuove strumentazioni, come si evince immediatamente dall’apertura e dal primo singolo “Six Weeks, Nine Wells”.

HOLLY MACVE – “Wonderland”
[Loving Memory Records]
alternative, indie

“Wonderland” segna il primo album di Macve in tre anni e rappresenta un nuovo capitolo per la cantautrice nata a Galway e cresciuta nello Yorkshire. Per la prima volta, Macve ha preso il pieno controllo della sua produzione creativa, co-producendo parte della release con Dan Rothman dei London Grammar. L’album presenta anche collaborazioni con l’ingegnere del suono Beatrice Balagna e l’arrangiatore d’archi David Saunders.

TOUCHE’ AMORE’ – “Spiral in a Straight Line”
[Rise]
hardcore, punk

Sesto album per la band hardcore punk di LA arricchito da due gustosi guest: Lou Barlow in “Subversion (Brand New Love)” e Julien Baker nella conclusiva “Goodbye for Now”.

NATE MERCEREAU – “Excellent Traveler”
[Third Man]
guitar, jazz, impro

Composizioni di chitarra tra improvvisazione e psichedelia che si avvale di una meravigliosa lista di collaboratori e guest come Kamasi Washington, Shabaka Hutchings, Laraaji, Luis Pérez Ixoneztli, Idris Ackamoor, André 3000 e Carlos Niño che spesso affianca Nate nelle sue incursioni musicali.

CHAT PILE – “Cool World”
[The Flenser]
metal, noise rock

The Flenser ormai è una certezza in termini di metal sperimentale e il solido quartetto di Oklahoma City, che di questa label è uno dei nomi storici, confermano il loro spessore con un altro disco di valido noise rock dai toni pesanti.

THE OFFSPRING – “SUPERCHARGED”
[Concord Records]
pop-punk

I The Offspring tornano con il loro nuovo album “SUPERCHARGED”. Leggende e innovatori della scena punk rock della California del Sud, The Offspring hanno venduto più di 40 milioni di dischi in tutto il mondo, vinto innumerevoli premi: ora il frontman Dexter Holland dichiara: “Volevamo che questo disco fosse energia pura, dall’inizio alla fine! Ecco perché l’abbiamo chiamato SUPERCHARGED. Le nostre più grandi aspirazioni, le nostre lotte più strenue…parliamo di tutto in questo disco. E lo facciamo in un modo che celebra la vita che condividiamo e dove siamo arrivati oggi“.

ELUCID – “REVELATOR”
[Fat Possum]
hip-hop

Nel nuovo album, ELUCID cerca di creare un’atmosfera di caos, abbracciando l’elettronica sperimentale e le esplosioni di campioni atonali. Ha lavorato a gran parte dell’album con il co-produttore Jon Nellen, che proviene da un background di musica classica indiana e d’avanguardia, mentre il bassista jazz d’avanguardia Luke Stewart fa diverse apparizioni.
Volevo essere il più stravagante possibile in questo momento. Volevo che la gente sentisse le cose, magari per la prima volta, o in un modo che non sentiva da tempo

CURRENT JOYS – “East My Love”
[Secretly Canadian]
pop-folk

“East My Love”, il dodicesimo album dei Current Joys, splendente e dalle tinte country, ha un sapore familiare. È così: le 12 canzoni contenute si immergono nel ricco folklore dell’Ovest americano per raccontare storie d’amore e di trauma, di crepacuore e di rinnovamento spirituale. Nick Rattigan dei Current Joys si cimenta in una delle sue produzioni più lussuose e ad alta fedeltà, è il tipo di album in cui gli ascoltatori potrebbero ritrovarsi e, si spera, tenere vicino a sé quando hanno più bisogno di rassicurazione o di evasione.

BLUE ZERO – “Colder Shade Blue”
[Lower Grand Tapes]
indie-rock

Le canzoni del disco si muovono armoniosamente tra l’artrock caldo e meditativo e il grunge/shoegaze sfocato alla Lily’s, Sonic Youth, passando per i My Bloody Valentine. Sebbene i Blue Zero rendano omaggio ai loro predecessori, la musica è del tutto unica, con i suoi grandi ganci ipnotici e le atmosfere psichedeliche irradianti, uno yin yang tonale.

MYLES KENNEDY – “The Art Of Letting Go”
[Napalm Records]
heavy rock

Insieme ai compagni di band Zia Uddin e Tim Tournier, Kennedy ha voluto realizzare un disco potente, con un suono più pesante e guidato da poderosi riff di chitarra.

MOLINA – “When You Wake Up”
[escho]
synth pop

La compositrice danese-cilena Molina esplora la trasformazione tra paesaggi musicali organici e sintetici. Tesse il suo arazzo di superfici chitarristiche sognanti, con synth avvolgenti e voci atmosferiche.

CAROLINE SAYS – “The Lucky One”
[Western Vinyl]
indie-folk

Caroline Sallee, in arte Caroline Says, originaria dell’Alabama, ha iniziato a esplorare l’intricata natura del rimpianto e l’impatto stranamente persistente dei frammenti del nostro passato con la pubblicazione del suo album di debutto del 2017, “50 Million Elvis Fans Can’t Be Wrong”. Nel 2018, dopo essersi trasferita ad Austin, TX, ha continuato i suoi studi sul personaggio nel suo secondo album, “No Fool Like An Old Fool”, Questi fantasmi sono al centro della scena nel suo ultimo album, “The Lucky One”, in cui il suo sguardo si fissa più chiaramente che mai sui paesaggi evocativi dei nostri ricordi – bar della città natale, viaggi in macchina e nuotate notturne – e su come questi ricordi continuano a plasmare chi siamo oggi.

UV-TV – “The Optimistic Wrench”
[PaperCup]
indie-rock

La band dice: “In sostanza, stiamo cercando di evolverci, di cambiare. Un’improvvisa “svolta in una nuova direzione più ottimistica. Quando ci siamo imbattuti in questo concetto, ci è sembrato la perfetta esclamazione di speranza e ispirazione. Per questo motivo, non intenderemo rendere il nostro progetto troppo intellettualistico o bombardarvi di riferimenti e significati. Non siamo interessati alla vanità dell’indie rock o alla nostalgia dello zeitgeist che hanno caratterizzato l’industria musicale negli ultimi tempi. Questa è la vera espressione dei nostri migliori sforzi per creare qualcosa che amiamo, un tentativo onesto di creare qualcosa di bello e piacevole da ascoltare“.

PLASTIC ESTATE – “Code d’Amour”
[Avant! Records]
synth-pop

Plastic Estate sono un gruppo synth-pop contemporaneo proveniente dal Galles. Con un’attenzione particolare all’atmosfera e alla raffinatezza, il duo evoca una ricca tavolozza di romanticismo e lucentezza con la sua raffinata musica pop. Il loro secondo album inaugura una nuova era per il gruppo; allontanandosi dalle radici sonore più oscure, il loro sound è progredito verso un’estetica più luminosa e raffinata, con fresche influenze dal “lusso Hi-Fi” del West Coast Sound e dalla brillantezza della Chillwave del 2010