Esordio solista per Francesca Bono degli Ofeliadorme e al fianco di Vittoria Burattini nel duo Bono / Burattini. Canzoni nate in formato demo, chitarra e voce, poi rielaborate e ricomposte tra sperimentazioni rock, echi motorik, atmosfere blues elettriche e oniriche in un invito a fare ciò che si vuole e si è sempre desiderato.
Fondamentale l’apporto di Mick Harvey (The Birthday Party, Nick Cave and the Bad Seeds, Crime and the City Solution) che si è occupato della co – produzione suonando anche wurlizer, farfisa, basso e piano, incontro avvenuto a un concerto di PJ Harvey a Torino che ha portato a una collaborazione basata su innegabili affinità musicali.
Compagni di viaggio ben scelti quelli di “Crumpled Canvas” che schiera Vittoria Burattini e Egle Sommacal dei Massimo Volume a batteria e chitarre. Brani spesso e volutamente privi di ritornello in un flusso di coscienza etereo ma non privo di tensione già in “Velvet Flickering Heart” con Silvia Tarozzi al violino tra voci sovrapposte in un ipnotico gioco di specchi.
“Black Horse” trasporta in territori alt – folk di delicata eleganza con un finale sorprendente e ritmato, grintosa “The Trick”, “For D.” intensa ballata al pianoforte tra desiderio e passione. Riflessiva “Bologna’s Bliss And Conversation” in continuo crescendo, vibrante “Bitten Tongue” con i suoi sintetizzatori.
“Raging Fire” colpisce con un sound rarefatto e Alain Johannes all’E-Bow (suo anche il mix dell’intero disco) prima della delicatissima “Fracture” melodie di filigrana che chiudono un album libero e musicalmente imprevedibile.