Un movimento in cinque parti che trae origine dai meandri del cosmo, laddove la luce è l’unico punto di contatto tra il tempo e lo spazio, tra il vuoto e la materia, tra Dio e gli esseri umani. Trame concepite dai sintetizzatori, macchine, come lo Strega, che lo stesso Cortini ha contribuito a progettare, permettendo loro di dare vita a paesaggi sconosciuti, a cieli di fuoco, ad oceani di idrocarburi, a montagne di diamante, a laghi senza fondo, che si susseguono, senza sosta, dinanzi ai nostri occhi increduli.

Credit: Emilie Elizabeth

Siamo altrove, ma, allo stesso tempo, siamo proprio qui, sul nostro pianeta deturpato dall’odio, dalla frenesia, dalla prepotenza e da una eterna bramosia di ricchezze; siamo qui, impantanati in una morsa di terrore e di sconforto, dalla quale queste fantasiose narrazioni sintetiche ci consentono di evadere, risvegliando in noi la giusta dose di curiosità, quella fame di sapere e di conoscenza che il potere costituito ha messo a tacere e ha sepolto sotto una gigantesca mole di preconcetti, di insicurezze, di illusioni virtuali e di diffidenza.

L’elettronica sperimentale di Alessandro Cortini raggiunge, con i suoi sussurri e i suoi mormorii digitali, con le sue lente divagazioni lisergiche, con le sue oscillanti e suadenti atmosfere eteree ed immateriali, le profondità del nostro cuore, arrivando a toccare e far vibrare le corde della speranza, e rammentandoci, di conseguenza, che noi non abbiamo terminato il nostro viaggio, siamo ancora vivi e, quindi, possiamo ancora compiere quel salvifico slancio verso l’alto. E crescere, e conoscere, e cadere, e riprovare, perché questo è l’unico modo per costruire qualcosa, proprio come avviene con questi cinque brani, che sono stati concepiti e realizzati a partire dall’installazione audio immersiva creata per il Sónar Lisboa Festival del 2022.

Il synth Strega, intanto, costruisce i suoi chiaro-scuri dinamici, bisbiglia le sue magiche armonie, le solleva ed innalza verso la Luna, per poi riportarle, improvvisamente, indietro, nel nostro confortevole e rassicurante ambiente domestico, lasciandoci assaporare, per un momento, la purezza immacolata di Selene, la luminosa e fulgente compagnia di Eos, il bruciante e ritemprante tocco di Elio, nonché le invisibili e silenziose forze dell’universo, che diventano, finalmente, linee visibili, onde orchestrali e caleidoscopiche note, in grado di costruire i loro perfetti loop psichedelici proprio attorno a noi, alla nostra casa, alla nostra quotidianità, ai nostri pensieri, a tutto ciò che desideriamo fare e che, per paura o per comodità, preferiamo tralasciare e dimenticare. Ma adesso è giunto il momento di decidere, di scegliere, di crescere, di cambiare e di riprenderci il controllo di queste brevi, minuscole, ma preziose vite.