Ascoltare questo disco è come fare snorkeling in un mare di LSD.

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È come ballare “La Febbre Del Sabato Sera” in mezzo a un rito voodoo. È un album dei Mothers of Invention in versione Afro-Party. Un’orgia funky-hard psichedelica, con assoli gargantueschi e ritmi irresistibili. Insomma, “Goat” è una goduria e un divertimento. Si balla e ci si sballa dall’inizio alla fine. Il tutto, ovviamente, suonato e cantato alla perfezione.

L’album dei Goat, uscito quest’anno, rappresenta un ritorno potente alle radici più mistiche e tribali della band svedese, dopo l’esplorazione di territori più tranquilli con “Medicine” nel 2023.

L’album si apre con “One More Death”, un pezzo potente, articolato, che esplode in una frenetica cavalcata di chitarre fuzz. “Goatbrain”, uno dei momenti manifesto della band, funky e psichedelico con un assolo mozzafiato, così come la splendida “Dollar Bill”. “Zombie” viaggia su un groove profondo e distorto e “Frisco Beaver” è uno dei tanti irresistibili inviti alla danza. “Fool’s Journey” e “The All Is One” sono due momenti melodici che fanno fluttuare beatamente nel cosmo. Chiude “Ouroboros” che è la sintesi perfetta di questo disco e dei Goat stessi.

Un’atmosfera d’altri tempi. Una parentesi di sana libertà.