Nonostante una vita da tour de forse tra videomaking infinito, viaggi, shooting e l’attività da performer quanto chitarrista nella ritrovata officina della camomilla insieme a Francesco De Leo, con un tour a spasso in lungo e in largo per la penisola appena concluso, Stefano Poletti è riuscito a ricavarsi del tempo anche per portare avanti un nuovo progetto sotto il curioso e bizzarro moniker FoFoForever, tornando al suo primo amore, quello di un cantautorato sbilenco, portando filastrocche brit e giocosi sonetti sulle piattaforme.

Quello che sono stati i Pecksniff, sua prima band, può essere ripreso, a grandi linee, come punto di riferimento, in questa nuova avventura, con tre fanciulle al seguito, e lui, beato tra le donne, a condividere scorribande sia su disco, sia in un primo giro di concerti appena iniziato.

La ricetta è la stessa di tanti anni fa, canzoni dal profumo esplorativo, leggere ed impegnate allo stesso tempo, piacevoli e divertenti, piccoli racconti di spaccati di vita disimpegnati, con una narrativa schietta, fatta di liriche semplici e dirette.

Due voci spesso e volentieri all’unisono, cavalcano melodie sussurrate

Dal divertisment di “Sebastien e Juliet”, che apre il filotto, allo stesso singolo “Ombrastella”, che vive di un imprinting da canzone retrò, con lo stesso De Leo, come guest, o la psichedelica e conclusiva title track, ma tutti i dieci episodi del disco, sono pieni zeppi di immagini dirette e surreali, di citazioni e curiosità in cui perdersi nella ricerca.

“Canzoni contro il panico” non ha la pretesa di cambiare le sorti del pianeta, ma arriva in punta di piedi dall’assoluto underground, con la voglia e la passione di fare musica, senza seguire chissà quali lidi e obiettivi, proprio per tutto ciò, che questo piccolo disco artigianale regala emozioni e pensieri in cui ritrovarsi.