Lunedì sera di metà novembre: comincia a fare freddo e in Emilia inizia anche a esserci un po’ di foschia come da tradizione, ma al Covo Club non manca mai la buona musica.
Oggi il mitico locale di viale Zagabria, pronto per festeggiare i quarantacinque hanni di attività nel 2025, ospita gli inglesi Bad Nerves accompagnati nel loro tour dagli Ultra Q, la band di Jakob Armstrong, figlio di Billie Joe dei Green Day.
La risposta del pubblico bolognese è davvero eccellente perché nel pomeriggio è arrivato un meraviglioso sold-out, segno che la gente ha voglia di ascoltare musica e di divertirsi in qualsiasi giorno della settimana, anche se dopo qualche ora deve tornare a lavorare o studiare.
Causa ritardi dei treni perdiamo purtroppo l’esibizione degli Ultra Q, ma siamo più che lieti di poter assistere a quella della formazione britannica, che presenterà il suo secondo LP, “Still Nervous”, uscito lo scorso maggio via Suburban Records.
Sono le dieci e quaranta quando il gruppo di stanza a Londra sale sul palco, aprendo con “Baby Drummer” e subito ci fa comprendere quale sarà il tema principale della serata: riff pesanti, sporchi e pieni di adrenalina, ottime melodie, grida e coretti catchy. E’ un vero e proprio invito a nozze per chi è venuto al Covo per divertirsi e ballare questa sera.
Poco dopo con “Don’t Stop” il ritmo si alza ulteriormente, mentre il suono arriva frenetico, diretto e inarrestabile in faccia ai numerossissimi presenti in sala: le gambe non possono rimanere ferme in occasioni come queste.
La loro anima punk si fa ancora più poppy in un brano divertente come “Radio Punk”, mentre “Television” parte con toni post-punk più elaborati, ma non meno intensi, prima di sfociare nella solita dose di irresistibile adrenalina punk-pop.
“Sorry” è più malinconica rispetto a ciò la band ci ha fatto ascoltare finora, ma la folla, su richiesta del frontman Bobby Nerves, muove comunque le braccia in aria.
Ancora la parte più pop dei Bad Nerves appare nelle successive “You Should By Now” e “Electric 88″, una doppietta incisiva che non può che scatenare un pogo selvaggio prima e un crowdsurfing subito dopo.
“Antidote” viene definita da Bobby come “la canzone più veloce che abbiamo mai scritto” e in effetti il frontman non ha torto perché il suo ritmo è davvero irrefrenabile per la gioia del pubblico emiliano.
La velocità rimane serrata anche in “Can’t Be Mine”, prima che “Dreaming” chiuda la serata regalando ai fan bolognesi l’ultima botta di adrenalina.
Una bellissima serata stasera al Covo con i Bad Nerves che hanno acceso il divertimento con il loro garage-punk senza troppi fronzoli e in poco più di un’ora hanno portato sudore, melodie catchy e una sana follia qui in Emilia: la settimana non poteva iniziare meglio!