Evoluzione interessante quella dei Westfalia che dopo la partecipazione a X Factor nel 2021 hanno accumulato una notevole esperienza internazionale tra festival e locali come il The Great Escape (Brighton) Band on the Wall (Manchester) Saint Luke’s (Glasgow) Zerox (Newcastle) sulla scia del singolo “Goblin” e dell’EP “We Are Not Just Good At Playing” prodotto da Taketo Gohara.
Vincenzo Destradis, Jacopo Moschetto, Davide Paulis e Enrico Truzzi decisi a esplorare nuove strade si affidano a Matt Bordin (Mojomatics, Squadra Omega, Tre Allegri Ragazzi Morti) per la produzione di “Odds And Ends” album decisamente ambizioso che mette in mostra l’energia di un quartetto ormai rodato dai numerosi concerti.
“Nel limbo di una vetrina polverosa, in un remoto negozio di seconda mano, dieci oggetti sono sospesi al di fuori del tempo nell’attesa di trovare un compimento alla propria esistenza. La storia di ciascuno di essi è quella di una lotta per la sopravvivenza, chi alla ricerca di un senso, chi di una giustificazione e chi di un antidoto alla solitudine”
Raccontano i Westfalia commentando l’immagine in copertina opera di Fresh Rucola che racchiude molto dell’immaginario di “Odds And Ends”, l’eterna battaglia tra chi è disposto a tutto per farcela e chi invece accetta il proprio destino.
Alt – rock moderno a forti tinte psichedeliche il loro con tastiere e sintetizzatori, basso e batteria che vanno a creare un sound moderno e articolato che s’ispira ai Battles e ai Temples soprattutto in brani carismatici come“Alligators”, “Berluschoney” e la title track.
“Sunflowers”, “Vices” e “Little Prince” lineari e melodicamente ben fatte, psichedelica “The Monster”, aggressiva e distorta “Bummer” che insieme a “Parasite” con Colin MacDonald e “Man’s Favorite Sport” rappresenta pienamente il suono rabbioso e deciso dei Westfalia che chiudono con “D- End” un disco di buon dinamismo musicale, scattante e vivace.