Lo scorso marzo i Wild Pink avevano annunciato di aver messo la loro firma su un nuovo contratto con la Fire Talk Records e solo pochi mesi dopo hanno svelato i dettagli di questo loro quinto LP, che arriva dopo appena due anni dall’apprezzato “Ilysm“.
Il disco è nato durante i soundcheck del tour a supporto del disco più recente a fine 2022, mentre nell’estate 2023 la band di NYC è andata in Massachusetts per registrarlo insieme all’ingegnere Justin Pizzoferrato (Dinosaur Jr., Pixies, Thurston Moore).
Come noto, il frontman John Ross, recentemente diventato padre per la prima volta, ha da poco superato la sua battaglia contro un tumore ai linfonodi e, dopo aver viaggiato in mezzo ai rottami, si chiede giustamente “Ci credi ancora?” fin dall’iniziale “The Fences Of Stonehenge”, principale anticipazione di questo disco: piena di speranza, questa canzone ci immerge in territori classic rock con chitarre fuzzy, che ritroveremo per tutto questo lavoro, meravigliose melodie e qualche sporadico synth.
La bellezza che unisce la potenza delle sei corde con la qualità dei fiati puo’ essere udita più volte come nella bellissima “Disintegrate”, che ci può ricordare il Boss.
Subito dopo “Sprinter Brain” si avvicina all’Heartland rock con l’uso del piano che aggiunge delicatezza, mentre non manca mai una certa intensità chitarristica, senza dimenticare ovviamente il dovuto spazio per le melodie.
La più tranquilla e riflessiva “Catholic Dracula” si sposta verso panorami sonori chamber-pop dove i numerosi fiati aggiungono eleganza e qualità al suo songwriting, già piuttosto intimo di suo.
Emotiva e potente “Bonnie One” segna un altro capitolo classic-rock al disco con grande qualità e intensità seppur in meno di due minuti.
Un altro disco e un’altra opera davvero interessante per i Wild Pink: se da una parte possono aver perso buona parte delle tendenze dreamy e cinematografiche del passato, dall’altra ora risultano sicuramente più immediati e intensi, mentre aggiungono un altro solido lavoro alla loro discografia.