Musicista poliedrico e autore raffinato, Antonio Palumbo ritorna sulle scene discografiche con il suo nuovo EP “Che Cosa Dicono Le Canzoni”. Sette tracce che ci raccontano di un cantautore decisamente interessante e che riesce a muoversi su più fronti sonori trasportando l’ascoltatore in un microcosmo fatto di note maledettamente appiccicose e di un immaginario pop piuttosto variegato.

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Il synth-pop di “Spengo La Musica”, per esempio, si affaccia dalle parti delle produzioni più internazionali, declinando con gusto ed eleganza tutte quelle caratteristiche che rendono il Nostro uno degli artisti più interessanti dell’attuale panorama italico. Si tratta, infatti, di una gemma dal chiaro retrogusto Eighties che riesce a mettere in evidenza tutto il talento ancestrale del cantautore in questione (e in tal senso, bisognerebbe andare a ripescare pure quel piccolo gioiellino che risponde al nome di “Thank You For Dancing”, vera e propria perla nascosta della discografia del cantante milanese).

Più o meno sullo stesso filone, si posano pure le solide, solidissime basi di un pezzo come “Non Mi Guardare”, uno dei momenti più alti dell’EP. Brani come “Mario” e, soprattutto, “Proviamo Così”, invece, fanno emergere il lato più soul dell’artista. Con le note iper-patinate di “Stelle Color Latte”, Palumbo trascina chi ascolta all’interno di una sorta di pianeta colorato in cui è il dance-floor il vero protagonsita.

“Davanti Al Mare”, infine, rappresenta la degna conclusione di un lavoro che si eleva ben oltre la sufficienza poiché scevro da tutti quei dettami (e tediosissimi dettagli) che impazzano oltremodo all’interno della scena alternativa del belpaese. È chiaro che non si tratta del disco dell’anno, ma di un album che va preso per quello che è: ossia, un raffinatissimo extended play da metter su quando si ha voglia di evadere dalle elucubrazioni quotidiane. C’è della sostanza nella proposta musicale di Antonio Palumbo e forse è arrivato il tempo di accorgersene.