Nella magnifica location dell’Audiotorium Ente Cassa di Risparmio di Firenze, a due passi del Duomo in Via Folco Portinari (padre della dantesca Beatrice, ndr…), impreziosita da quadri e dal maestoso organo progettato da Clemente Terni, la vercellese Carlot-ta (all’anagrafe Carlotta Sillano) presenta il suo ultimo album “Murmure”, uscito lo scorso Marzo: laddove il murmure è in medicina il suono che fa l’aria passando negli alveoli polmonari, qua invece identifica per l’autrice il flusso dell’aria nelle canne dell’organo, strumento usato per accompagnare tutto il suo ultimo lavoro.
Spalleggiata dai fidati Christopher Guidoni (synth, voce, chitarra) e Paolo Pasqualin (percussioni), l’album viene arrangiato nella sua interezza e in buona fedeltà rispetto alla scaletta originale, spezzata soltanto da “Bleeding” presente in “Make Me a Picture of The Sun” del 2011 e, alzatasi dal panchetto dell’organo, con la sola chitarra acustica per la conclusiva “Glaciers”.
Tra il mistico ed il liturgico, il solenne ed il grottesco, tra il barocco e l’oscuro, il macabro ed il burlesque, la giovane vercellese è coraggiosa, ammaliante, delicata ed affascinante nel coniugare e far abbracciare elementi danzerecci con momenti romantici, attimi esistenziali con altri più gotici e tenebrosi.
La chiusura è invece affidata a due cover, ancora spalle al pubblico ai tasti dell’organo, “Let My People Go” di Diamanda Glass e la brillante interpretazione di “Frozen” di casa Madonna.
Un bel sentire, una serata preziosa, contagiosa quanto irripetibile: applausi a Carlot-ta !