Che delizia questo nuovo EP dei cari Slow Pulp, che confermano quanto di buono già sapevamo su di loro. La band di Chicago, ancora una volta, sa muoversi alla perfezione in quel territorio ibrido che abbraccia tanto dream-pop quanto adorabile popedelia. La cosa era accaduta in modo sublime nel brano “At Home”, che ci aveva fatto alzare le antenne e la sintonia con il quartetto era stata subito immediata.
Il nuovo EP, che esce proprio oggi, si apre con le scosse chitarristiche di “Do You Feel It” che vanno a turbare la quiete che si stava creando, ma poi ecco le chitarre circolari di “New Media” a riportare la pace, con la voce di Emily a fare il solito valore aggiunto. “High” ripropone la dicotomia piano/forte, con una partenza folk agrodolce e poi ecco che chitarre shoegaze squarciano l’aria, i ritmi bassi accentuano lo stato ipnotico del brano. Favoloso. “Young World” chiude il poker di brani con atmosfere ampie e generose, questa volta dal taglio magnificamente dolce e morbido.