Christian Prommer
Drumlesson Zwei

A due anni dal primo capitolo torna il progetto del batterista tedesco Christian Prommer: il suo ambizioso “DrumLesson” rilegge tracce oramai classiche dell’elettronica (nell’uscita del 2008 compariva, tra le altre, quella meraviglia di “Strings Of Life” di Derrick May) in chiave jazz, ribaltando i clichè di quella scena mitteleuropea che a metà  nineties si proponeva appunto di coniugare elettronica e jazz.

Christian Prommer proviene infatti dalla scuderia di Kruder & Dorfmeister (di cui viene riletta “High Noon”) e non è nuovo a esperimenti di tal genere, vantando in carriera anche produzioni a nome Trà¼by Trio e Voom Voom: i pezzi scelti in questo nuovo episodio spaziano dal detroitiano Carl Craig a un’altra importante figura techno come Laurent Garnier, senza dimenticare per esempio un pioniere come Jean Michel Jarre.
La partenza è affidata al classico di Craig: “Sandstorms”, la cui oscura atmosfera viene filtrata attraverso percussioni e synth per ottenere una meravigliosa suite soffusa e cinematica.
Di Garnier viene riletto il classico “Acid Eiffel” che nelle mani di Prommer e soci diviene un’estatica cavalcata irresistibile e avvolgente.

In “Groove La Chord” ci troviamo catapultati in un’immensa danza tribale; mentre “Jaguar Part 2” flirta sapientemente con elementi prog e gusto latino, finendo per immaginare i King Crimson a cena con Eumir Deodato.
Chiude le danze l’ottima “Sandcastles” (a firma Ferrer e Sydenham) che ci proietta nello spazio, tra le luci di una moderna metropoli e la poesia ancestrale e reiterata del maestro del minimalismo Terry Riley.

“DrumLesson Zwei” è un disco che avvolge e spesso incanta, in alcuni momenti pare leggermente irrisolto, ma forse questa sua aura indefinita non fa altro che aumentarne il fascino.

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