Sono passati quattro anni dall’uscita di “Limit Of Love”, il terzo album dei Boy & Bear, ma a fine settembre, via Nettwerk Music Group, la band australiana ha realizzato questo suo atteso successore: registrato ai Southern Ground Studios di Nashville, il disco è stato prodotto dallo stesso gruppo di Sydney insieme a Collin Dupuis (Lana Del Rey, The Black Keys, Angel Olsen, Ex Hex).
Una seria malattia che il frontman e chitarrista Dave Hosking ha dovuto affrontare ha portato i Boy & Bear a prendersi una lunga e forzata pausa: quando il musicista australiano è finalmente tornato in buona salute i cinque sono tornati a lavorare insieme, ma, prima di ascoltare il nuovo LP, era lecito chiedersi se tutto sarebbe funzionato a dovere come accadeva in passato.
Ovviamente il disco tratta spesso delle difficoltà e del periodo negativo passato dal cantante, ma non per questo risulta meno naturale o interessante rispetto ai lavori precedenti.
E’ in “BCS” che Hosking esalta la bellezza del essere stato capace di superare le sue difficoltà , ma in questo album ricorda anche i momenti negativi come accade, per esempio, nella title-track “Suck On Light”, dove parla delle difficoltà di trasformare la negatività in qualcosa di positivo.
Se l’umore delle dodici canzoni si alterna spesso, anche il suono del nuovo LP della band australiana è piuttosto variegato: si passa dal country-folk di “Off My Head” all’acustica “Long Long Way”, ma nel mix troviamo anche “Rocking Horse”, decisamente più rock, “Bad People”, rilassata, pop e piena di eleganti synth, e la lunga, orchestrale e riflessiva “Vesuvius”.
Forse non avrà canzoni che rimangono in mente al primo momento, ma “Suck On Light” è comunque ricco di spunti piacevoli e ci dimostra come la band di Sydney non abbia perso lo smalto di una volta: un ritorno gradito questo dei Boy & Bear.
Photo Credit: Daniel Boud