“Lasciate che vi accompagni nei corridoi della mia vita”.
Tricky, “Hell Is Round the Corner”
Benvenuti nell’Inferno secondo Adrian Thaws in arte Tricky. Un album d’esordio in semi solitaria dopo il periodo passato con i Massive Attack, terminato a inizio anni novanta dopo l’exploit di “Blue Lines” tra ripicche e frecciate a mezzo stampa che il tempo ha contribuito a sanare.
“Maxinquaye” ha radici lontane: i blues, i sound system reggae che il giovane Adrian Thaws frequentava a Bristol nel quartiere di Knowle West dove è cresciuto in una famiglia multirazziale, gli anni passati come libero associato del Wild Bunch, collettivo artistico in cui militava anche 3D/ Robert del Naja. Un periodo raccontato con dovizia di particolari nella biografia a più voci chiamata “Hell Is Round The Corner” come uno dei brani più significativi del disco, ispirato al furtivo via vai di una strada di spaccio del quartiere St. Paul.
“Maxinquaye” ha venduto centomila copie in pochi mesi ed è arrivato al terzo posto nelle classifiche inglesi, col supporto di Julian Palmer patron della 4th & B’way (costola dance della Island). Concepito a Londra, in un appartamento del quartiere Harlesden con l’aiuto di un sintetizzatore Akai S 1000, non sarebbe mai nato senza due donne: Maxine Quaye, la madre di Tricky morta suicida quando lui aveva quattro anni a cui il disco è dedicato e Martina Topley – Bird, compagna e musa incontrata per caso, la voce soffusa che accompagna quasi ogni brano.
Cinquantasette minuti di ritmi martellanti, cesellati da un manipolo di produttori più o meno affidabili (pare che Tricky si sia trovato molto bene con Howie B in “Ponderosa” meno col più tradizionalista Mark Saunders a cui aveva affidato “Strugglin'”). Omaggi agli amati Public Enemy (“Black Steel” con i FTV come backing band) e la splendida “Overcome” che Tricky ancora oggi sostiene sia nata prima di “Karmacoma” dei Massive Attack. Brani in cui i sample diventano parte organica e inscindibile del tessuto musicale come il riff di “That’s the Way Love Is” versione Marvin Gaye in “Aftermath”o “Suffer” degli Smashing Pumpkins in “Pumpkin'” con Alison Goldfrapp alla voce.
Un disco feroce, militante, distopico in cui Adrian Thaws ha messo tutto se stesso, la sua vita intera. Nuda e cruda, senza filtri come nella conturbante “Feed Me”: “Dalla culla alla tomba il semplice diario di un uomo“.
Data di pubblicazione: 20 febbraio 1995
Registrato: 1994 ““ 1995 Loveshack Studios e Eastcote Studios (Londra) studio casalingo di Tricky
Tracce: 12
Lunghezza: 57:13
Etichetta: 4th & B’way, Island
Produttori: Tricky, Howie B, Mark Saunders, Kevin Petrie
Tracklist
1. Overcome
2. Ponderosa
3. Black Steel
4. Hell Is Round the Corner
5. Pumpkin
6. Aftermath
7. Abbaon Fat Tracks
8. Brand New You’re Retro
9. Suffocated Love
10. You Don’t
11. Strugglin’
12. Feed Me