Al nome Grovesnor risponde in realtà l’attempato Rob Smoughton, batterista dei lanciatissimi Hot Chip, ma le atmosfere dell’esordio solista “Soft Return” si distaccano non poco dalla proposta danzereccia e rumorosa del gruppo di appartenenza: l’avessi composto io un album così, l’avrei direttamente intitolato “The Nightfly 2.0”.
“The Nightfly” è un album del 1982, concepito da Donald Fagen, metà dello storico duo Steely Dan: il disco conteneva otto splendide tracce e rievocava i dorati anni cinquanta americani (con tutti i loro stereotipi annessi) e li immergeva in raffinatissime orchestrazioni synth-jazz (grazie anche a ottimi strumentisti). Il risultato era un easy-listening perfetto, anacronistico, ma adorabile.
Grovesnor sembra lavorare alla stessa maniera: retrogusto soul e spesso cinematografico, delicate fughe jazz, ricordi romantici, accenni di elettronica e una produzione levigatissima; prendete “Taxi From The Airport” e subito avrete la conferma di quanto sto dicendo.
Ma non siamo di fronte a un pallido epigono: Rob conosce bene il proprio mestiere e, per quanto l’anacronismo faccia parte del gioco, non si limita certamente a replicare il capolavoro di Fagen; vi sono piccoli accorgimenti, indizi sparsi che smentiranno i detrattori.
“Nightmoves” aggiunge una patina drum’n’bass sopra uno standard di delicatissimo funky, la successiva “Find A Way To Stop Him” appartiene al miglior pop senza tempo, mentre “Dragon Tree” è così confidenziale da ricordare i grandi crooner del passato.
C’è materiale per accontentare chiunque: il giovane indie che cerca un po’ di sano relax, il nostalgico che annegherà nei ricordi; ma si divertirà ancora più chi si accorgerà della sottile ironia che percorre sotterranea tutta la durata dell’opera (credo che la disco-music in sordina di “When I Saw You Dance” ne sia l’esempio più lampante).
Inevitabile la ballatona che chiude il disco, ma la qualità non scende pressochè mai per i tre quarti d’ora abbondanti del disco: ci troviamo di fronte a un lavoro che è una gioia per le orecchie, che conquista quasi subito e rinfresca assai in queste giornate afose. Tanto di capello per Grovesnor e per la sua formidabile ricetta per una una musica senza età .
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2. Taxi From The Airport
3. Dan
4. Nitemoves
5. Find A Way To Stop Him
6. Dragon Tree
7. Soft Return
8. No Doubt About It
9. When I Saw You Dance
10. I Heard Violins
11. Cuckolded