E arrivò il momento dell’esordio anche per i Mankind, quartetto svedese che pubblica questo “Pophits” via Lazy Octopus Records.
Il gruppo di Stoccolma dimostra di sapere maneggiare con abilità il rock a trazione chitarristica che strizza l’occhio a decenni e decenni di produzioni del passato, ai primi 2000 come ai 90’s, indietro fino agli anni ’60-’70 più vivaci e intraprendenti.
Non sarà difficile durante l’ascolto trovarci dentro richiami a nomi ben più celebrati: ad esempio, “Colours” in avvio ci riporta ai Radiohead di “Just”, “Happy Child” è lo strascico di una cometa dalla galassia XTC, ma non mancano nel percorso riff di chitarra più grezza e lo-fi, pezzi graffianti e dal DNA garage e psichedelico o ancora momenti in cui è il power pop a farla da padrona.
Nel calderone finisce tanta roba ed è questo forse il limite dei ragazzi scandinavi: quando troveranno una propria direzione e maggiore personalità saremo pronti ad applaudirli. Talento e voglia non mancano.