Bello il nuovo singolo di Bonetti per Bravo Dischi, a confermare l’ottimo intuito dell’etichetta romana nell’individuare e valorizzare progetti che abbiano cose da dire, e con ottimo groove.
“Siamo vivi” si rivela – sin dal suo primo ascolto – ottimo viatico alla ripartenza, laica preghiera alla resilienza di un mondo che, leccando le sue ferite, cerca di ricordare il sapore della vita, il frutto della resistenza; potrei giocare al tiro a segno cercando il centro musicale di una scrittura che detiene il merito di un’ottima originalità , lasciando emergere la somma delle sue influenze musicali senza però per questo perdere identità artistica.
Anzi: il risultato dell’alchimia sembra saper regalare degustazioni inedite a chi, come il sottoscritto, ha sempre sognato un featuring tra il primo Tricarico e lo Stato Sociale degli albori, con una memoria a lungo termine cementificata dagli ascolti del miglior Bunori e del Bennato di fine anni Settanta; e perchè no, il tutto calato in una qualsiasi delle tappe di Banana Republic, mentre un alter-Bonetti apre il concerto di Dalla e De Gregori scaldando il pubblico nel modo più opportuno a godere, senza una drastica soluzione di continuità , del concerto dell’accoppiata più riuscita del cantautorato nostrano.
Sogni impossibili, per cuori d’aliante capaci ancora di emozionarsi davanti alle cose belle, che finiscono per entrare a far parte del mondo dei ricordi che valgono davanti ad presente sghembo, che sembra annegare nella sua anonima immanenza.
Ma, come Bonetti ci ricorda, siamo vivi e sognare non ci è ancora proibito.