Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…
Oggi andiamo nel nord Europa a scoprire il fragore chitarristico dei Mary Anne’s Polar Rig, band fuzz pop di 4 elementi guidata dalla cantante Malin Hofvander. Fin dalla loro nascita, nel 2016, i ragazzi hanno ben bilanciato uno spirito punk con l’amore per il rock degli anni ’90, quello più diretto e rabbioso, senza però dimenticare una chiara indole pop, sempre riscontrabile in ritornelli più che immediati. Nel 2018 il quartetto ha debuttato con il 7″ “Surfaced” via Kollektivet Records: tre brani che mescolano sapientemente grunge, punk, noise e un cuore pop.
All’inizio del 2019 hanno registrato il loro debutto “Makes You Happy”, una raccolta di canzoni scritte tra il 2016 e il 2019, alcune delle quali sono state le prime che la band abbia mai scritto: “Alcune le ho scritte quando abbiamo fondato la band quasi 5 anni fa. Avevo solo 16 anni, vivevo a casa con i miei genitori, andavo al liceo, scoprivo Malmö per davvero, incontravo sempre nuove persone, mi innamoravo e mi disinnamoravo. Questo è quello che facevo all’epoca ed era anche quello di cui scrivevo più spesso” spiega la Hofvander.
“Your House” è il primo assaggio di questo album in arrivo nei primi mesi del 2021 e mostra tutto l’amore della band per formazioni come Breeders, Pavement e Pixies (anche se la stessa Malin ammette che ora si sente più ispirata dal rock americano al femminile attuale, con Courtney Barnett, Bully, Charly Bliss o Lucy Dacus come elementi di paragone).
“Crash” è il secondo singolo del prossimo album e scava più a fondo nel suono energico e grezzo che ci si può aspettare dalla band. La Hofvander spiega così il brano: “In breve, Crash è una canzone che parla dei sentimenti che si provano quando si inizia a vedere qualcuno per la prima volta e di tutte le speranze che si costruiscono nella propria testa solo per… BAM! far sì che tutto si abbatta di nuovo“.
Teniamo gli ochi aperti su questi ragazzi, lo meritano…
📸: Ebba Gustafsson à…gren
Pubblicato da Mary Anne’s Polar Rig su Martedì 18 agosto 2020
Photo by Ebba G. à…gren