Ok, sarò onesto: quando ho prenotato questo disco per pura mia ignoranza ho frainteso in pieno di cosa si trattasse. La mente nel leggere Andy Bell aveva collegato subito alla figura del chitarrista dei Ride (soprattutto) e degli Oasis.
Invece no, mi sono ritrovato davanti il promo di un altro Andy Bell, il cantante dei mitici Erasure, duo synthpop britannico, in vetta alle classifiche degli anni ’80 con pezzi come “A Little Respect”, “Chains of Love” e “Always”. E, ultimo ma non per ultimo, rinomata icona del mondo gay.
Quindi, disorientato, ma voglioso di scoprire metto su il disco. Ed è proprio quello che uno si potrebbe aspettare. “Non Stop” non fa altro che riprendere il discorso lasciato negli anni ’80, un pezzo disco pop dopo l’altro, senza tregua, senza sosta. Gran parte del disco, dal minutaggio contenuto (ed è un bene così), inanella queste tracce ballabili, dove davvero sembra che il tempo non si sia mai fermato. “Running Out”, “Subject/Object”, “Non Stop”, “DHDQ”, godibilissime e spedite verso il loro semplice e diretto obiettivo: far divertire. Una bella sorpresa è il mid-tempo finale, “Honey If You Love Him (That’s All That Matters)” scritta a quattro mani con, strano ma vero, Perry Farrell dei Jane’s Addiction. L’altra ballad, “Slow Release”, non colpisce allo stesso modo.
La vera differenza con i “magici anni “’80” è da rintracciarsi nella produzione elaborata di Pascal Gabriel (Goldfrapp, Miss Kittin) che tende la leva più su un ‘ringiovanimento’ di Andy Bell che a uno squallido revival.
In definitiva niente per cui strapparsi i capelli, ma in vista di un ascolto diverso e divertente, “Non-Stop” fa il suo sporco lavoro.
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2. Call On Me
3. Subject / Object
4. Say What You Want
5. Will You Be There?
6. Slow Release
7. Touch
8. Non-Stop
9. Dhdq
10. Honey If You Love Him (That’s All That Matters)