Mancano poco meno di tre anni per celebrare il trentennale della carriera di uno dei gruppi più importanti ed influenti della scena alternative rock/post-grunge, capitanati dall’ex batterista dei Nirvana, Dave Grohl. In occasione dell’uscita del loro decimo album in studio “Medicine At Midnight” (5 febbraio) e nell’attesa di veder pubblicata la recensione tra le pagine della vostra webzine preferita, abbiamo approfittato per ripercorrere la lunga carriera della band con un top ten che contiene solo alcuni dei loro maggiori successi.
BONUS TRACK: Shame Shame
2021, da “Medicine At Midnight”
Primo singolo del loro ultimo ed atteso lavoro in studio che segna l’ingresso di nuove sonorità per la band di Seattle. Come ha avuto modo di precisare il buon Dave, questo pezzo non rappresenta il sound del nuovo disco.
10. Everlong
1997, da “The Colour and the Shape”
Secondo singolo per il secondo album che è entrato di diritto nella cerchia dei brani più rappresentativi della band e utilizzato anche per la colonna sonora del film diretto da Martin Scorsese, “The Wolf of Wall Street”.
9. Learn to Fly
1999, da “There Is Nothing Left to Lose”
Irriverenti e ironici nel pop-rock del primo estratto del loro terzo album. Successo planetario legato anche al tributo Rockin’1000, nel quale 350 chitarristi, 250 cantanti, 250 batteristi e 150 bassisti si sono radunati presso il parco dell’ippodromo di Cesena per convincere i loro beniamini a tenere un live proprio nella città emiliana. Concerto che si è poi tenuto il 3 Novembre 2015.
8. Rope
2011, da “Wasting Light “
Dave in questo album si fa affiancare da Butch Vig, di sicuro uno degli artefici del successo di quel “Nevermind”, ed infatti le sonorità ritornano più marcatamente grunge e “Rope” non fa eccezioni. Anzi!
7. Times Like These
2002, da “One by One”
Nell’intro di chitarra sembra di ascoltare un brano dei Cult, poi però la voce di Dave riporta il tutto nei ranghi tipici dei Fighters. Divenuto l’inno di questa pandemia, il brano è stato scelto dalla BBC per una cover suonata con molti artisti internazionali (tra cui Bastille, Biffy Clyro, Rita Ora, Royal Blood, Sam Fender, Sean Paul ed altri) i cui proventi della vendita e dello streaming sono stati devoluti in beneficenza.
6. Long Road to Ruin
2007, da “Echoes, Silence, Patience & Grace”
Altro brano di successo contenuto nel sesto album di altrettanto successo commerciale e questa volta ad essere presa di mira, nel video ufficiale, è lo stereotipo ospedaliero americano degli anni ’70, con riferimento alla parodia della soup opera “General Hospital”.
5. Breakout
1999, da “There Is Nothing Left to Lose”
Brano grunge energico dalle tinte orientate verso un pop-rock scandito dal quel chorus ficcante: “I don’t wanna look like that/You know you make me breakout”.
4. Run
2017, da “Concrete and Gold”
Grammy Award alla miglior canzone rock nel 2018 pubblicata nel nono album della band che porta con sè un sound heavy e potente in poco più di cinque minuti di riff di chitarre distorti e bassi corposi.
3. Wheels
2009, da “Greatest Hits”
Traccia mid-tempo estratta come inedito nella prima e unica raccolta del 2009 e composta durante il tour di supporto all’album “Echoes, Silence, Patience & Grace” e registrata da Butch Vig.
2. Best of You
2005, da “In Your Honor”
“I’ve got another confession to make/I’m your fool/Everyone’s got their chains to break/Holding you”. Intro vocale diretto che anticipa un’incalzante ritmo rabbioso fino alla fine del brano.
1. Big Me
1995, da “Foo Fighters”
Ancora una parodia per il video del singolo “Big Me”, e questa volta tocca alla pubblicità delle caramelle Mentos, in cui il nome è cambiato in “Footos. Quarta traccia estratta dal primo album della band la quale rappresenta un brano davvero riuscito con quel suo incedere monotono ma allo stesso tempo fiero e pieno di “pop-rock”.
Photo credit: Brantley Gutierrez