Joe Sherrin è veramente un figo! Porta avanti il suo progetto SLONK con una caparbietà e un gusto da cazzone melodico che mi fa letteralmente andare fuori di testa. In tutta la sua discografia, che ora comincia ad essere piuttosto corposa (la prima uscita è datata 2015, con “Crackle LP”), riesce a infondere alla perfezione questo suo spirito anni ’90, tra il lo-fi indie-rock, l’emo slabbrato e lo slacker, tutto sembra buttato un po’ li e invece, tac, la scintilla si accende subito, immediata e travolgente.
Il nostro ragazzo di Bristol semina perle clamorose tra album ed EP, tra andamenti ciondolanti con l’acustica, cazzeggi sul ritmo, frangenti più rumorosi e deraglianti e momenti che potremmo definire quasi ricchi di tenerezza lo-fi (la vecchia “Tracy”, tanto per fare un riferimento).
Il 2020 ci aveva consegnato la morbida “Two New Hands”…
….e “Postman”, con il suo sviluppo corale nel finale.
Il 2021 parte alla grande con la rumorosa “Colin”, che in un attimo diventa mantra collettivo travolgente come se i Los Campesinos fossero in vena di cazzate irresistbili, sporcando al massimo il suono. Una delizia.
Listen & Follow
SLONK: Facebook