Personaggi profondi come un culo di bottiglia, puntate brevi ma tutte uguali, sceneggiatura che pare scritta da un quattordicenne spagnolo che ha guardato i primi tre film di Tarantino e ci è rimasto sotto, attrici e attori che chiamarli cani si fa offesa ai cani.
Tolte le prime due puntate che almeno sembrano promettere uno shit show divertente, insomma un bel guilty pleasure (come del resto La Casa De Papel, che con Sky Rojo condivide i creatori, è stato per un paio di serie), poi davvero non succede nulla, in un inutilmente frenetico esercizio di stile (pulp, revenge movie) che prova a scandalizzare con violenza, overdose di culi e pompini, ma dove regna invece la noia più totalizzante.