Certi compleanni vanno celebrati. Assolutamente. “Il Vile” secondo album dei Marlene Kuntz ha compiuto il ventisei aprile venticinque anni portati egregiamente. L’inizio di un nuovo periodo per i Marlene, conciso con due arrivi e qualche partenza. Gianluca Viano veniva sostituito da Dan Solo al basso, Gianni Maroccolo contribuiva a curare la produzione di un disco istintivo e rabbioso che confermava lo spessore sonoro e compositivo raggiunto da Cristiano Godano, Riccardo Tesio e Luca Bergia. Uno stato di grazia iniziato con l’esordio “Catartica” due anni prima e che sarebbe poi proseguito con “Ho Ucciso Paranoia”.

I cinquanta minuti de “Il Vile” avevano un gusto tutto particolare, un mix di malinconia e furore che i Marlene Kuntz cavalcavano tenacemente. L’album di “3 di 3” finita nella colonna sonora di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” regalava brividi di tensione quasi cinematografici in “L’agguato” e con la grinta ipnotica di “Retrattile” senza dimenticare brani che avevano tutto il tiro del live come “Cenere” e “Overflash”. Ritratti al femminile come “L’esangue Deborah” toccavano invece corde molto private, sensibili, fragili ed erotiche come la maliziosa e indomita follia sonica di “Ape Regina” ispirata a Nick Cave.

Le chitarre rumoreggiavano e graffiavano, la batteria di Bergia s’imponeva col suo incedere marziale affiancata dal basso di Dan Solo messo in risalto dalla mano di Maroccolo. La title track arrivava alla fine, dopo ben quarantacinque minuti ed era uno schiaffo in piena faccia che lasciava storditi e pieni di domande (non è un caso che molti abbiano cercato quel testo prima degli altri dopo l’uscita del libro “Nuotando nell’aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz” o abbiano consultato freneticamente “I Racconti del Vile” nel 2016).

Un pizzico di mistero era l’ingrediente fondamentale de “Il Vile” ed è uno dei motivi per cui regge bene allo scorrere di quel tempo fuggevole e tremendo che oggi come ieri: “E’ un treno che passa / E non è un dramma/ Dire che è vero / Ma si sa che ci manca la faccia / (Quella giusta!) / Per prenderlo al volo“.

Marlene Kuntz ““ “Il Vile”
Data di pubblicazione: 26 aprile 1996
Registrato: novembre 1995 – febbraio 1996
Tracce: 11
Lunghezza: 50:07
Etichetta: Consorzio Produttori Indipendenti
Produttore: Marco L. Lega, Gianni Maroccolo, Marlene Kuntz

Tracklist
1. 3 di 3
2. Retrattile
3. L’agguato
4. Cenere
5. Come stavamo ieri
6. Overflash
7. Ape Regina
8. L’esangue Deborah
9. Ti giro intorno
10. E non cessa di girare la mia testa in mezzo al mare
11. Il vile