I Crumb hanno appena pubblicato il loro secondo album, “Ice Melt”, che arriva a distanza di un paio di anni dal loro debutto full-length, “Jinx”. La band psych-rock dal tocco jazz e cinematico di Brooklyn, lavorando insieme a Jonathan Rado dei Foxygen, ha provato a creare composizioni sperimentali dai toni surrealisti, energetici ed euforici. Noi di Indieforbunnies.com abbiamo approfittato di questa nuova release e qualche giorno fa abbiamo contattato via e-mail la gentilissima frontwoman Lila Ramani per parlare del loro nuovo LP. Ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Lila, come stai? Come stanno andando le cose a New York con il Coronavirus?
Ciao! Sto bene. Attualmente sono a Los Angeles. Le cose negli Stati Uniti stanno iniziando a riaprirsi lentamente e ne sono contenta.
Il vostro secondo LP, che mi è piaciuto parecchio, è appena uscito. Come vi sentite?
Sono felice che finalmente sia uscito nel mondo. è una raccolta di canzoni davvero speciale in cui mettiamo molto amore. Spero che alle persone piaccia!
Potete presentare i Crumb ai nostri lettori? Come vi siete incontrati? Quando avete iniziato a suonare insieme?
I Crumb siamo io, Jesse, Bri e Jonathan. Ci siamo conosciuti circa nove anni fa all’università , ma non abbiamo fondato la band fino al 2016, quando la maggior parte di noi si era già laureata.
Posso chiedervi come mai avete deciso di condividere i dettagli del vostro nuovo disco solamente un paio di settimane prima della sua uscita?
Abbiamo pensato che sarebbe stato più efficace farlo in questo modo e inoltre non volevamo far aspettare le persone. Non pubblichiamo musica da molto tempo, quindi il nostro obiettivo era davvero quello di farla uscire il prima possibile.
Pubblicherete “Ice Melt” per la vostra etichetta, la Crumb Records: come vi sentite a lavorare in questo modo? Vi dà più libertà creativa?
Sì, decisamente. è davvero importante per noi avere quel livello di controllo sulla nostra musica e sul nostro business. All’inizio è stata una sfida, ma poi abbiamo capito come farlo funzionare per noi e sono davvero contenta di averlo fatto.
Il vostro nuovo album si chiama “Ice Melt”: da dove viene questo titolo? C’è qualche significato particolare dietro di esso?
“Ice Melt” significa molte cose diverse. In origine mi sono ispirata alla sostanza domestica Ice Melt, che è una miscela di sali che puoi usare per sciogliere il ghiaccio intorno alla tua casa in inverno. Da lì, sono stato attratta dall’idea di sciogliere tutto il caos della tua vita finchè non scompare o si dissolve nella terra. è anche importante il fatto che viviamo in un’epoca in cui il ghiaccio del mondo si sta sciogliendo molto velocemente.
Avete definito il vostro nuovo disco come “un ritorno con i piedi per terra”: potete per favore spiegare cosa significa?
Visivamente, liricamente e sonicamente, questo album sembra molto più radicato sulla terra. Una delle mie intenzioni era quella di scrivere in modo meno astratto e vago e di più su cose ed esperienze reali di questo pianeta. Negli ultimi cinque anni siamo stati in giro in tutto il paese e nel mondo e penso che finalmente ci siamo sentiti tutti riuniti in un unico posto per la realizzazione di questo disco.
Di cosa parlano i vostri testi? Sono stati influenzati da ciò che è stato (e sta ancora succedendo) intorno a tutti noi?
C’è una vasta gamma di cose: dalle relazioni caotiche ai colori alle città agli oggetti di uso quotidiano.
Ho letto che quando è iniziata la pandemia eravate a metà della registrazione del vostro nuovo disco: quanto il Covid-19 ha influenzato “Ice Melt”? Avete avuto bisogno di cambiare i tuoi piani originali?
Sì. Mancavano nove giorni al termine della maggior parte delle registrazioni quando è iniziato il lockdown. Allora eravamo praticamente bloccati a LA, in attesa di tornare in studio per qualche mese. Abbiamo dovuto cambiare studio di registrazione perchè quello in cui stavamo lavorando è stato chiuso. Penso che tutto sia andato per il meglio, ma è stata sicuramente un’esperienza drammatica.
Per il vostro nuovo disco hai lavorato a Los Angeles con Jonathan Rado dei Foxygen (Beach Fossils, Weyes Blood, The Killers, Father John Misty): cosa avete imparato da lui? Cosa ha aggiunto al vostro sound?
L’energia di Rado ha plasmato così tanto il disco. Il suo desiderio generale di sperimentare e provare cose folli ha reso questo album davvero divertente su cui lavorare. è completamente un uomo analogico, quindi quasi tutto è stato registrato su nastro ed elaborato con la sua attrezzatura. Non avevamo mai lavorato così e penso che renda il suono di questo album davvero speciale. Inoltre un ringraziamento va a Michael Harris che ci ha aiutato molto con la produzione / mixaggio del disco. è stato divertente collaborare con loro su tutto.
Quanto si è evoluto il vostro suono nel corso della vostra carriera? Quali sono stati i principali cambiamenti tra “Ice Melt” e “Jinx” secondo te?
Sono entusiasta di questa evoluzione del nostro suono. Sembra più grande e meno racchiuso in un’unica atmosfera. Mi sento come se avessi più fiducia e chiarezza anche nel mio modo di scrivere canzoni. Penso che sia stato un lungo processo per capire la nostra voce e il nostro suono e sembra davvero che siamo arrivati a qualcosa di diverso.
Avete qualche nuovo artista interessante da suggerire ai nostri lettori?
Prova ad ascolare l’artista Spellling. Amo la sua voce e penso che abbia un nuovo album in uscita. è scritto con tre L.
Un’ultima domanda: puoi per favore scegliere una delle tue canzoni, vecchia o nuova, da usare come soundtrack di questa intervista?
Dai un’occhiata a “BNR”, uno dei singoli che abbiamo appena pubblicato. C’è anche un video musicale per questo brano.
Photo Credit: Third Pupil