Alioscia Bisceglia, Patrick Benifei, Geppi Cuscito e Ferdinando Masi rimettono in pista i Casino Royale dopo “Quarantine Scenario“, bel progetto collettivo e multimediale uscito lo scorso anno. Mezz’ora di musica, otto brani realizzati a più mani con Francesco Leali alla produzione, un blitz breve ma intenso che segna l’ennesima metamorfosi di una carriera che li ha visti guardare sempre avanti. Una rinascita che parte dalle solide radici esposte da Alioscia nelle puntate del podcast che accompagna questa nuova avventura.

“Polaris” come la stella polare che diventa fondamentale per orientarsi quando si perde la direzione, una traccia da seguire verso nord per poi spostarsi altrove. Punti di riferimento: la passione per il reggae e quella per l’elettronica, stili riletti e rielaborati con impeto ribelle. “Tra Noi” è presente in versione dub melodica con una coda distorta e “Fermi Alla Velocità  Della Luce”, nata da un loop di “In My Soul Kingdom”, viene suonata con la stessa carica che i Casino Royale hanno sempre portato sul palco, su tutti i palchi.

Passato ma anche futuro e quello dei CR si vede in controluce nei sorprendenti tre minuti e quarantacinque di “Contro Me Stesso e al mio fianco”: morriconiani nello stile, suonati con l’assistenza dell’Orchestra Ad Alta Felicità  (collaborazione nata nel 2019 al “Festival Ad Alta Felicità “) aprono la strada al ritmo sincopato di “Ho Combattuto”. Una base elettronica, un beat di DJ Tennis, il piano, la batteria che tiene il tempo e la voce di Alioscia Bisceglia che scandisce “Contro me stesso/ ho combattuto / ho combattuto al mio fianco / ho perso il senso, il tempo, il resto ma ora sto rinascendo” parole chiave per capire la tensione che lega tra loro i vari brani di “Polaris”.

Un intermezzo strumentale e orchestrale (“FVDL”) introduce “Fermi Alla Velocità  Della Luce” e la sua alba ad ovest che si fa attendere nel mondo post ““ apocalittico ben descritto in “Scenario”, spoken word tra ieri e oggi. Il “Quarantine Scenario” di qualche mese fa che proprio da questa traccia era aperto, l’isolamento e la legge del branco che diventa ricerca di connessione e sforzo comunicativo sublimato in “Fame d’Aria” che unisce dub, melodia, sample, elettronica. Fa molta luce la stella “Polaris” dei Casino Royale e mostra la nuova tappa di un percorso personale e collettivo sempre ricco di fascino.