Bel piglio soul quello di ross, cantautrice pugliese classe ’97 all’esordio con “Ain’t nobody”.
La produzione ammicca ad un gusto a metà tra il nu-soul di fine anni Novanta e certe sfumature seventies che inesorabilmente spostano il baricentro verso un approccio retrò di qualità ; a far da controbilancio, la serrata sezione ritmica che sembra tutta intenzionata a coniugare Amy Winehouse (riferimento evidentemente centrale di tutta la produzione del brano) con un certo gusto dance capace di aiutare l’ascolto a farsi ancora più coinvolto.
Interessante il mixing delle voci, con dei buoni spunti di personalità che emergono prepotentemente grazie alla bontà di un mezzo vocale che certamente merita di essere messo ancor più a fuoco, guadagnando in identità .
Mancano naturalmente gli estremi per poter parlare più approfonditamente di un progetto che, ad ora, ha consegnato all’etere un solo brano; di certo, la via intrapresa sembra essere buona.
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