Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità un universo musicale sommerso. Vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…
Rotta su Glasgow per parlare di questi giovani Voodoos, band della quale ci sentiamo di poter tornare a parlare in un futuro abbastanza prossimo.
La band è composta da Piero Marcuccilli (voce e chitarra), Scoobs (chitarra), Marc Mclaren (basso) e Marco Conte (batteria) ed ha tutti i crismi della band indie-rock di inizio millennio, con immancabili incastri tra nomi come The Vaccines, The Strokes e The Growlers.
La prima produzione è del 2018 con l’EP di due tracce “Late Night Early Morning”, dove troviamo la scintilla garage di “Garden Ornaments” e la scoppiettante “Slide”, che apre loro l’accesso a slot di festival come il Y Not, il Tramlines e il Neighbourhood.
Nel 2019 sul piatto finiscono altri due brani, la coinvolgente “Natalie” e la fresca “NRA”, ma è con il singolo “Do It To Myself” che le cose si fanno più serie: il brano mette ancora in mostra un pop-punk edibile e giovane, la band mette a referto alcuni concerti come headliners nella loro Glasgow per poi condividere il palco con The Lathums, The Futureheads e i Retro Video Club.
Nel 2020 è tempo di nuovo materiale, sempre all’insegno della frizzantezza: la magnetica “TV Set”, quindi “Young Punks” (per chi scrive, probabilmente il pezzo migliore uscito finora, forte di un ritornello d’altri tempi) e la trascinante “Going South” che finiscono a stretto giro dentro il secondo EP “What Was That Supposed to Mean?” assieme alla tarantolata “Party’s Over”.
Per il 2021, sono due i brani messi a referto: l’immediata “It’s Your Life” (che sembra uscita dalla tasca dei primi Rooney) e la più recente “Easier Said Than Done” che conferma l’ottimo stato di salute e la voglia di emergere dei ragazzi appoggiandosi su un ritornello brillante ed immediato.
Per ora i ragazzi si “accontentano” di chiamate per date sempre maggiori e per aver superato agevolmente il milione e mezzo di stream su Spotify: la sensazione è che però le pagine da scrivere siano ancora altre.
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