Dave Gahan & Soulsavers hanno condiviso la loro interpretazione di “Metal Heart” di Cat Power dal loro prossimo album di cover “Imposter”.
Gahan ha spiegato che i 12 brani selezionati sembrano portare “un senso di saggezza e longevità che si sente lì nella canzone ed è molto evidente nella voce“. “La vita vissuta è importante“, ha detto Gahan in una lunga chiacchierata a NME. “Non credo che avrei potuto farlo 20 anni fa. Un sacco di cantautori ti diranno questo, ma a volte quando senti una certa canzone in un certo momento della tua vita ti colpisce molto di più e ti senti come se conoscessi tutto del brano, della persona che l’ha scritta, dell’idea e la storia dietro di essa. Questo particolare gruppo di canzoni proveniva da una lista molto più ampia, ma erano canzoni e artisti che Rich e io sentivamo aver influenzato le nostre vite“.
“Imposter” è stato registrato e prodotto da Gahan e Machin nel novembre 2019 negli studi Shangri-La di Rick Rubin a Malibu, in California.
“Abbiamo fatto alcuni dischi insieme con i Soulsavers ora e abbiamo formato una chimica“, ha detto Gahan. “Quando siamo entrati nella stanza, quella chimica era evidente. Devo dirti che è stato facile fare questo disco. Mi sono sentito più a mio agio a cantare queste canzoni di quanto mi sia sentito a cantare molte delle canzoni di Martin e le mie. C’è una certa lotta con questo. Sei sempre consapevole di cercare di compiacere qualcuno, specialmente se stai lavorando con chi l’ha scritto – come con Martin (Gore)“.
Gahan ha detto anche che le esperienze di collaborazione e l’essere stato privato dei live a causa del COVID hanno riacceso il suo amore per la musica che si era un po’ spento dopo l’ultimo tour dei Depeche Mode.
Simpatico il siparietto famigliare raccontato dall’artista. “Stranamente, dopo l’isolamento ho suonato la chitarra più che mai“, ha detto sempre a NME. “Attaccavo la mia piccola chitarra, mettevo su ‘Exile On Main Street’ e suonavo per ore. C’era un certo punto della giornata in cui magari mia moglie stava facendo qualcosa e io la guardavo e dicevo: ‘Sono nella band! Guarda!”. E lei rispondeva ‘Sì, sei negli Stones, ben fatto. Suona bene!“