Il 2021 stava per finire e in molti abbiamo appreso che per l’ultimo tour dei Genesis, Phil Collins avrebbe donato la batteria a suo figlio Nic. Il batterista ha infatti dichiarato che la sua situazione fisica è notevolmente peggiorata, al punto di non poter più tenere in mano le bacchette. Phil Collins non si ferma, il tour parte e lui ora canta seduto su una sedia, esprimendo ancora una volta forza di volontà e determinazione, doti che da sempre lo contraddistinguono.
Oggi 30 gennaio 2022 il talentuoso batterista e cantante dei Genesis compie 71 anni e ci va di ricordare qualche sua interessante tappa di vita. Nato a Londra, sviluppa da bambino la passione per il ritmo e con una batteria giocattolo inizia la sua luminosa carriera, creando pian piano il suo noto e riconoscibile stile di drumming. La vita di Phil si colora di musica, passione che egli fin da subito segue in maniera trasversale: a 13 anni era tra il pubblico allo Scala Theatre di Londra durante le riprese di “A Hard Day’s Night” dei Beatles (1964). I Genesis lo incontrano e ne restano impressionati: in seguito ad un’audizione lo vollero fortemente, colpiti dalla sua predisposizione artistica innata, immediatamente riconoscibile dal sound della sua batteria. Ma Phil Collins non è solo un batterista e in tutti gli anni con la band dimostrò di avere sensibilità anche per la scrittura, conseguenza di un’anima particolarmente attenta agli stati d’animo altrui. Quando Peter Gabriel lasciò la band non poteva esserci miglior sostituto: Phil Collins con la sua voce al limite del perfetto durante i live, una presenza diversa senza dubbio da quella di Gabriel ma non per questo meno accattivante. Con Phil alla voce anche il sound dei Genesis muta e raggiunge una fetta più vasta di pubblico.
La carriera di Phil Collins non è solo legata ai Genesis, molti suoi pezzi da solista raggiungeranno posizioni altissime nella Billboard Hot 100 e riceverà numerosi Grammy. La vita di Phil Collins è realmente ricca di aneddoti, cadute, gioie e brutti scherzi e anche l’ironia fa parte del suo essere. Per cogliere a pieno questa sua caratteristica è sufficiente leggere la sua autobiografia “No, non sono ancora morto”, già il titolo è tutto un programma. Phil Collins racconta con sincerità graffiante e ironica la sua vita, senza nascondersi. Un artista a tutto tondo dalle mille particolarità , ecco subito una curiosità : Phil è mancino e perciò la sua batteria non è uguale alle altre, le posizioni del charleston e il rullante per esempio sono invertite.
Il ritmo di Phil Collins accompagna “Do They Know It’s Christmas?”, il singolo della Band Aid, progetto benefico creato da Bob Geldof a favore dell’Etiopia, il batterista è presente con la sua voce e i suoi arrangiamenti anche in celebri colonne sonore, la lista delle sue gesta è davvero fitta. Phil Collins ha collaborato con numerosi artisti, alcuni dei quali suoi idoli, come quando si è esibito con gli Who, sostituendo il suo mito Keith Moon. Ancora auguri a Phil Collins, un artista che ha dato e da ancora tanto in più ambiti musicali, un artista che anche in momenti scuri ha saputo guardare dentro se stesso e creare del progressive o semplicemente delle ballate indimenticabili.