All’annuncio di un imminente nuovo lavoro in uscita in inverno, il primo dalla pubblicazione di “Aerial”, datato 2005, recuperiamo in zona cesarini “Director’s Cut”. Il disco è una rielaborazione di brani estratti da “The Sensual World” del 1989 e da “The Red Shoes” del 1993, che potremmo definire in maniera molto franca come i dischi successivi al boom artistico e mediatico della cantante inglese, specialmente il secondo, che in qualche maniera lascia presagire il tracollo della carriera della Bush al finire del secolo appena passato.
Una scelta plausibile quindi, oltre che furba ““ interpretare “Director’s Cut” come la campanella del sommozzatore che è ancora vivo e chiede altro ossigeno non è poi così sbagliato ““ quella di riqualificare un disco buono come “The Sensual World”, ma comunque non all’altezza dei precedenti capolavori della signora del pop alternativo inglese, così come “The Red Shoes”, lavoro meno convincente della Bush.
Ed ecco quindi che la titletrack del primo disco, qui “Flower of the Mountain”, vede allungarsi di un paio di minuti a favore di una citazione dell'”Ulisse” di Joyce, negata dai proprietari dei diritti d’autore all’epoca della prima pubblicazione; “Deeper Understanding”, primo singolo estratto, e “The Red Shoes”, si fanno portavoci del gusto per il bizarro che da sempre contraddistingue la cantante, arricchendosi rispettivamente di autotune e vocoder, che non aggiungono molto a un pezzo dal testo molto attuale sulla dipendenza da internet, e da urla, sul finire del secondo brano, che sembrano la versione sedata delle litanie di Diamanda Galás. “This Woman’s Work” si dilunga per quasi il doppio della durata originale, riuscendo ad impressionare l’ascoltatore più che ogni altro pezzo nella dimostrazione di un cambiamento vocale tristemente inevitabile, ma non per questo incapace di produrre degni risultati nonostante la rinuncia agli acuti di un tempo (“Lily”, “Moment Of Pleasure”).
Nella sua prescindibilità , “Director’s Cut” è un disco che si fa ascoltare con gusto sia dai fan più accaniti della Bush, sia da chi meno conosce le sue ultime pubblicazioni, un passatempo decente nell’attesa di una nuova raccolta d’inediti.
2. Song of Solomon
3. Deeper Understanding
4. Lily
5. Red Shoes
6. This Woman’s Work
7. Moments of Pleasure
8. Never Be Mine
9. Top of The City
10. And So Is Love
11. Rubberband Girl