Isobel Campbell, cantautrice scozzese membro fondatore dei Belle & Sebastian, è stata tra le collaboratrici più assidue del compianto Mark Lanegan, scomparso lo scorso 22 febbraio all’età  di 57 anni.

L’artista, che ha condiviso con il musicista americano 3 dischi collaborativi, “Ballad Of The Broken Seas” (2006), “Sunday At Devil Dirt” (2008) e “Hawk” (2010), ha voluto ricordare il collega e amico con una toccante lettera pubblicata dal The Guardian.

Nell’articolo dal titolo “”‘You were my Heathcliff’: Isobel Campbell pays tribute to collaborator Mark Lanegan” la Campbell dedicato un ultimo sentito Lanegan e racconta il loro rapporto amicale e professionale che si era instaurato negli anni.

Spero che il tuo ultimo viaggio dopo un’ardua battaglia sia stato abbastanza gentile, Old Scratch… Conserverò per sempre la tua memoria nel mio cuore.

e ancora:
La gente diceva che eravamo la bella e la bestia. Eppure ho assistito alla tua bellezza e ho potuto frequentare la bestia. Chiaro e scuro. Angelo e diavolo. Dei nostri dischi, hai detto che eri “felice di fare per me il lavoro pesante”. Eppure hai dato vita alle mie canzoni. Sì, anche quelle cosiddette “butt naked”, con un timbro così bello. Ti ho amato soprattutto per quelli.

Gli uomini ti amavano, le donne volevano stare con te, ma per me eri più un fratello maggiore. E io la sorellina tollerata. Eri il mio studio sul grande uomo oscuro di cui, nelle parole di Quentin, non ce ne sono. Eri il mio Heathcliff, la mia fantasia. Ho passato tutta la notte nel mio appartamento in modalità  monaco solitario scrivendo canzoni per te. è stato un onore e un regalo.

Nel produrre i nostri dischi, sono stato, nelle tue parole, un “dittatore benevolo”. Anche se in verità  non potevo aiutare o fermarmi; sei stato così stimolante. Un po’ troppo giovane e poco cool per il grunge, mi mancavano Screaming Trees e Nirvana e tutto il resto, ma oh ragazzi, amavo “Bubblegum” e “I’ll Take Care of You”. Il mio cuore batteva quando ho suonato l’organo per te dal vivo su “Brook Benton”…

La Campbell ricorda anche i giorni in California per le registrazioni di “Ballad of the Broken Seas”:
Quando sono volata a Los Angeles per finire di registrare “Ballad of the Broken Seas” con te, eri appena uscito dalla riabilitazione e chiaramente soffrivi molto. Eppure ho sentito di essere la fonte di grande divertimento per tutti in studio, come un piccolo e innocente pipsqueak scozzese, ma andava bene così. Eri una delle persone più divertenti che abbia mai incontrato e anche una delle più scontrose, il che la dice lunga, perchè pensavo di essere la più scontrosa. Fino a quando non ti ho incontrato.

Particolarmente emozionante la chiusura del pezzo:
Grazie per avermi scritto per il mio compleanno l’anno scorso (per la prima volta!) e per avermi detto che ti manco, cosa che avevi detto altre volte prima. A volte in passato ti ho sentito indifferente, ma sicuramente mi manchi anche tu in questo strano nuovo mondo. Tova la pace ora. Sii libero. Ci vediamo di nuovo per un ultimo concerto insieme nella fornace o nel cielo. Sueà±os con los angelitos, caro amico, ti amo e mi manchi.