Nme in prima linea e altri praticanti della fighetteria pulviscolare hanno già consegnato i Wu Lyf all’empireo delle next big thing.Un hype truffaldino, che celebra (e imbastardisce) già da mesi la bontà di un esordio molto valido.Che il gruppo poi esalti l’idiosincrasia giocando a tirarsela – pagina wikipedia più volte cancellata, reticenza al music business, pose post-punk da squatter sgolati – contrasta decisamente con la sincerità di questo ”Go Tell Fire To The Mountain”.
I ‘Four Dumb Kids’ – al secolo Ellery, Evans, Lung e Jeau – sono ragazzi alle prese con angosce urbane; vengono da Manchester e dicono di suonare un genere chiamato ”heavy pop”.Post-rock/pop-rock? Dei Clash presi da nevrosi puberale?
Da un’ ipotetica discendenza di Swans ed Happy Mondays ciò che ne risulta è una specie di rigurgito pop mescolato al magma di una società implosa: linee di chitarra che si espandono come molotov fluttuanti, voce rabbiosa in preda a dislessia, crepe nell’ugola in cui inserire spaccati di guerriglia urbana. Urlano e sputano veri e propri inni da strada (”Spitting Blood”, ”Concrete Gold”), poi suonano ieratici (”Summas Bliss”), lenti e tribali come l’incedere della batteria. Sacralizzano le ferite con bagni di Hammond liquido (”Dirt”) e celebrano esequie (l’iniziale ‘Lyf”) tra fiamme ossidriche che salgono al cervello(”Heavy Pop”). Tanti buoni numeri e una potente dose di anarchia congenita. 10 tracce che assorbono lo spirito del tempo come un piccolo compendio antropologico a declinazione politica. Viscerali.
- Website
- MySpace
- BUY HERE
2. Cave Song
3. Such A Sad Puppy Dog
4. Summas Bliss
5. We Bros
6. Spitting Blood
7. Dirt
8. Concrete Gold
9. 14 Crowns For Me & Your Friends
10. Heavy Pop
Ascolta “Dirt”