Future è quel genere di artista che da sempre fa della prolificità e della maturazione stilistica due dei tratti distintivi più importanti ed incisivi del proprio immaginario artistico. A due anni dal caotico “High Off Life”, infatti, arriva “I NEVER LIKED YOU”, nono album in studio per il rapper di Atlanta, che si prende il merito di consolidarne ulteriormente lo status di leggenda moderna dell’hip hop a stelle strisce. A partire da un minuzioso lavoro di produzione che passa per le mani di nomi quali ATL Jacob, Wheezy e Southside Thaurus, ma che soprattutto vede la semi-direzione artistica di un’eccellenza come Kanye West, ricambiando il favore per quanto fatto dal Nostro in “Donda 2” in qualità di produttore esecutivo. La comfort zone, come da copione ““ e sorprende che qualcuno ancora se ne stupisca ““, non sembra dispiacere più di tanto al rapper di “Mask Off”, che ha bisogno di servirsi di tutti gli strumenti messi a disposizione da essa per costruire un prodotto compatto, funzionale ma, ahimè, forse non sufficientemente memorabile per l’ardua sentenza dei ben noti posteri.
“I NEVER LIKED YOU”, insomma, si muove sui binari che hanno continuamente caratterizzato la musica del noto rapper di ATL, senza scavare troppo in profondità da un punto di vista meramente contenutistico, ma garantendo comunque un risultato soddisfacente e di puro intrattenimento sonoro. Perchè la verità è che il vero talento dello statunitense sta proprio nel riuscire a conferire un particolare grado di interesse anche a brani che non stravolgono in alcun modo il suo repertorio abituale. Partendo da tracce come “I’M DAT N****”, fino al sodalizio ormai consolidato con Drake in “I’M ON ONE”, infatti, il rapper dimostra di essere ancora in possesso di quella determinante confidenza che ““ sui beat da lui cavalcati ““ ha finito per contraddistinguerlo progetto dopo progetto, e con l’ausilio di uno stile solido a supporto. L’esperimento più piacevole, d’altronde, è chiaramente rappresentato dal brano outsider per eccellenza, ovvero “WAIT FOR U”, che vede la collaborazione di una Tems in totale stato di grazia, a sua volta supportata da una delle migliori produzioni dell’intera opera. Ma il vero punto debole dell’album è dato dalla mancanza di una hit che sia in grado di renderlo effettivamente memorabile. Se infatti “Mask Off” fu capace di consegnare alla storia il noto album omonimo ““ subito seguito dalla più recente “Life Is Good” che tenne a galla il precedente ““ “I NEVER LIKED YOU” si presenta come privo di una traccia che sia veramente in grado di sorreggerne l’intero peso con personalità . Inoltre, una menzione d’onore non può non essere spesa a favore del giovane EST Gee in “CHICKENS”, che se non altro dimostra di reggere il confronto con un nome altisonante e profondamente influente come quello del Nostro.
Cos’altro rimane, dunque, da dire riguardo questo nuovo progetto? “I NEVER LIKED YOU”, dopotutto, finisce per presentarsi come niente più che un prodotto compatto, in cui tutto sembra funzionare nella maniera corretta e senza particolari sbavature, risentendo forse di un leggero stato di scomodo ““ e ingiusto ““ anonimato. Perchè, se non altro, questo nuovo lavoro dello statunitense sembrerebbe senz’altro spiccare fra i nomi della sua produzione più recente.