Giochi di parole e vivace adrenalina la fanno da padrone nel primo album dei MANICAs da Bologna, che segue a stretto giro di posta l’EP “La faccia degli dei” e il singolo “Stella Danzante”. Un mix di riferimenti che vanno dal cantautorato all’elettro pop al synth pop con la voglia di far ballare che si è piano piano evoluta in un suono più vario e corposo.
Fondamentali in questo senso gli incontri con Manuele Fusaroli e GlezÓ§s, figura di spicco del punk nostrano qui nelle vesti di produttore. Altro padrino d’eccezione Fabio Testoni, il Dandy Bestia degli Skiantos che sembra divertirsi un mondo a navigare nel ritornello surf punk di “Pinocchio Con Il Frac” tra tastiere giocattolo e anime maledette. Inevitabile notare anche l’influenza de Lo Stato Sociale in alcune parti di chitarra, in testi come “Tu ballerai / senza pretese / la libertà in questo paese / è un affitto a fine mese” e “Ciò Che Appare Buono”.
Disincantati ritratti generazionali (“Lilium”, “Alla Nostra Età “) ricordano che non siamo a Londra negli anni settanta ma qui e ora, a tirar tardi guardando “Le Donne Di Notte”, uno dei brani più riusciti insieme a “Egle”. “Posh Punk” non è solo la nuova scommessa di Semplicemente Dischi ma una conferma della maturazione artistica di Andrea Manica, Francesco POPup e Ricardo Tomba che superano la prova del disco d’esordio con ironico dinamismo.
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