PJ Harvey ha rivelato che il lavoro sul suo prossimo album solista è alle fasi finali e dovrebbe arrivare entro la prossima estate.
In un’intervista rilasciata a Rolling Stone per il suo nuovo romanzo “Orlam“, la cantautrice ha fornito un aggiornamento sull’ atteso seguito di “The Hope Six Demolition Project” del 2016, la cui uscita è ora prevista per l’estate del 2023. Riguardo al progetto, apparentemente completato, l’artista ha dichiarato: “Sono molto soddisfatta. Ci è voluto molto tempo per scriverlo e metterlo a punto, ma alla fine mi sento molto soddisfatta“.
Durante la chiacchierata la Harvey ha elencato le sue attuali ispirazioni musicali, tra cui “autori di colonne sonore” come Jonny Greenwood, Mica Levi, Hildur Guà°nadóttir e Ryuichi Sakamoto, oltre al lavoro di Thom Yorke con The Smile, “All Thoughts Fly” di Anna von Hausswolff e il disco del 2020 di Bob Dylan, “Rough and Rowdy Ways” (al cui riguardo ha detto: “non c’è piacere più grande di vedere un artista che ho ammirato per tutta la vita fare il suo lavoro migliore come opera più recente“. PJ ha anche ammesso di godersi un po’ di Elvis di tanto in tanto.
La produzione musicale più recente della Harvey è stata una serie di ristampe in vinile dei suoi primi otto LP, ognuno dei quali accompagnato da un disco di demo inediti. L’ampio progetto di ristampa è iniziato con il suo debutto del 1992 “Dry” in 2020 e si è concluso nel marzo di quest’anno con la raccolta di demo “Hope Six”.
Nell’intervista, la Harvey accenna a come la retrospettiva abbia influenzato il suo prossimo album, dicendo: “Mi ha fatto venire voglia di tornare a fare demo sul mio quattro tracce. L’ultimo album l’ho letteralmente cantato al telefono; non ho nemmeno fatto un demo, perchè non volevo affezionarmi alle versioni demo. Ma poi mi sono sentita come se mi fossi persa una parte importante del processo, così mi è venuta voglia di ricominciare a farli“.
Insomma, PJ Harvey inizia a scaldare i motori…molto bene…