Il 2021 è stato un vero trionfo per i Viagra Boys che, con il loro sophomore “Welfare Jazz” prima e con i relativi tour in seguito, hanno ottenuto ottimi riscontri sia dalla critica che dal pubblico sia in Europa che in nord America.
Da pochi giorni è uscito anche questo loro terzo LP, sempre per la Year0001 di Stoccolma: il disco, prodotto da Pelle Gunnerfeldt (The Hives, The Knife) e da DJ Haydn è stato registrato una seconda volta lo scorso anno perchè la band svedese aveva deciso di schiacciare più duramente sull’acceleratore e, se parte della musica è rimasta uguale, i testi invece sono stati modificati.
Bastano poche note per entrare nel mondo dei Viagra Boys e farsi trascinare nella loro follia: l’eccitante opening-track “Baby Criminal”, con quei suoi ritmi esaltanti, un sax stridente e quegli irresistibili beat, ci fa subito saltare e ballare.
“The Cognitive Trade-Off Hypothesis”, invece, pur avendo solidi beat a sostenerla, è fondamentalmente una canzone pop, molto più tranquilla di ciò che ci potessimo aspettare dal gruppo svedese e vede il frontman Sebastian Murphy cantare in falsetto.
Il singolo “Ain’t No Thief”, dall’andatura decisamente sostenuta, è completamente isterico e irresistibilmente dancey, pur avendo sempre un’anima punk che rasenta la pazzia.
“Big Boy”, che vede la partecipazione di Jason Williamson degli Sleaford Mods ai vocals, è decisamente strano perchè la sua strumentazione varia dal blues a beat folli che sembrano avere più a che fare con il mondo hip-hop che con il punk-rock, ma il risultato è comunque molto godibile ed esaltante e siamo sicuri che nei loro prossimi concerti sarà davvero travolgente.
Il disco si conclude con “Return To Monke”, un attacco punk frontale, rumoroso e incazzato a livello strumentale, ma piuttosto ironico per quanto riguarda i testi con il frontman Sebastian Murphy che critica la società odierna dicendo “don’t take that vaccine man, they’ll turn you into a computer”.
Un disco che va decisamente oltre al semplice concetto di punk, anzi lascia la possibilità ai Viagra Boys di provare e sperimentare nuove cose senza porsi limiti, rendendo quindi il lavoro ancora più interessante e imprevedibile: un vero trionfo. Non vediamo l’ora di rivederli live!
Credit Foto: Fredrik Bengsston