Complici le tante uscite, a volte , si corre il rischio di dimenticare per strada album che abbiamo ascoltato tanto e che avrebbero meritato due righe molto prima. E’ il caso di questo (piacevolmente) fragoroso esordio delle Horsegirl, tra fanciulle, tre amiche che hanno condiviso tantissimo fin dalla giovane età e ora si ritrovano con un contratto per Matador Records e un disco che ha meritato parecchi consensi.
Le tre fanciulle, che coltivano una deliziosa passione per l’alt-rock anni ’90 ed eroi come Gang Of Four e Pavement, però meritano queste attenzione. Uno come John Agnello in produzione e Lee Ranaldo e Steve Shelley dei Sonic Youth che si fanno vivi in un paio di pezzi, beh, non sono li per caso. Il valore della band è andato crescendo in questi anni, di singolo in singolo e dobbiamo dare loro atto di aver tenuta alta l’asticella dell’attenzione e sopratutto della qualità sul prodotto nella lunga distanza.
Se “Anti-Glory” parte solida e magistralmente post-punk, mettendo subito le cose in chiaro sul fatto che ne sentiremo delle belle, nel resto del disco andiamo a lambire altre derive, tra la no-wave e l’indie-rock, sempre soniche e grezze al punto giusto, con l’impronta lo-fi che aleggia su di noi, ma senza impastare eccessivamente il tutto.
Sanno essere immediate e incisive le nostre e “Option 8” è li a dimostrarcelo, ma anche quando le cose si fanno più slabbrate e quasi buttate li ecco che la nostra attenzione rimane altissima (“Live and Ski”), idem quando sembra che un pizzico di pop incroci lo slacker-rock (“Dirtbag Transformation”). Adoriamo poi le Horsegirl quando si lasciano completamente andare in una cavalcata rumorosa, deliziosamente zuccherosa al punto giusto, come “World Of Pots and Pans” e sopratutto non smettiamo di pensare, ascoltando l’uso delle voci e la costruzione di certe strutture, che nelle loro playlist una band come gli Stereolab abbia più di una volta fatto capolino (“Billy”, a mio avviso il brano migliore del disco, anche per il finalone praticamente shoegaze, in questo caso ne è esempio perfetto).
Ottimo esordo. Brave, veramente brave.
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